7 Ottobre 2015

Gli alberghi potranno offrire prezzi più bassi dei siti di prenotazione

Gli alberghi potranno offrire prezzi più bassi dei siti di prenotazione

Aumenta la concorrenza nel settore turistico, i prezzi offerti dagli albergatori potranno infatti essere più bassi di quelli esposti dai siti di intermediazione, come ad esempio Booking.com. Restano invece chiuse le porte delle parafarmacie e dei supermercati ai farmaci di fascia C che continueranno a essere venduti solo nelle farmacie. Sugli alberghi viene superata una regola che impediva agli alberghi di poter offrire le camere ad un prezzo inferiore a quello contrattato con i siti di prenotazione on line. Sul tema Federalberghi aveva avviato una campagna. Anche il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha salutato la novità come “una scelta unanime coraggiosa che il settore alberghiero italiano attendeva da tempo”. Ovviamente la scelta non piace a Booking.com che parla di «danno per i clienti e per i piccoli alberghi». Quella approvata – dice il Regionale Director Italia del sito, Andrea D’ Amico – “non è ancora la legge definitiva speriamo che le cose al passaggio al Senato cambino ma il Parlamento è sovrano e qualunque sarà la decisione ci adegueremo”. La decisione dell’ aula della Camera è invece una “buona notizia per i consumatori” secondo il Codacons, mentre “dà ragione al mercato e al buon senso e completa il percorso iniziato dall’ Antitrust ma timidamente lasciato metà” secondo il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara. L’ altro tema caldo è quello delle farmacie. L’ aula della Camera ha bocciato tutte le proposte di liberalizzazione dei farmaci utili per curare patologie di lieve entità e vendibili solo dietro ricetta medica, ma non concessi dal servizio sanitario nazionale e quindi a carico del cittadino. I farmaci di Fascia C. Una decisione che “riconosce il valore sociale e sanitario della farmacia” per Federfarma, ma che “va in direzione contraria rispetto a quanto abbiamo fatto in passato”, secondo l’ autore delle «lenzuolate di liberalizzazioni» ed ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.

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