GIUDICI RECLAMANO IL DIRITTO ALL’ HOTEL, IL CODACONS: STOP A SPESE FOLLI
ISTITUIRE SEGGI NELLE SEDI PERIFERICHE DEL TAR PER EVITARE INUTILE SPRECO DI SOLDI PUBBLICI
Dopo l’articolo pubblicato oggi dal Corriere della sera e relativo ai giudici amministrativi del Tar e del Consiglio di Stato che pretenderebbero il pernottamento pagato a Roma per l’elezione del nuovo Consiglio di presidenza, interviene il Codacons, che si scaglia contro spese folli e dannose per la collettività.
Siamo a favore della partecipazione democratica dei giudici di Tar e Cds, chiamati a scegliere i propri rappresentanti, ma in questo particolare momento di tagli e sacrifici in tutti i settori, riteniamo si debbano evitare sprechi come il pagamento di cene e hotel ai giudici amministrativi convocati a Roma per le votazioni, anche quando tali spese vengono giustificate da convegni formativi organizzati per l’occasione – spiega l’associazione – E’ vero che la legge del 1973 prevede che le votazioni del Consiglio di presidenza si svolgano nella capitale, ma tale disposizione può essere interpretata anche in senso diverso.
Proprio per questo – prosegue il Codacons – chiediamo di consentire ai giudici di votare nelle sedi periferiche di tutta Italia dei Tar, effettuando poi gli scrutini a Roma così come prevede la legge. In tal modo si garantirebbe il diritto dei giudici al voto e la loro partecipazione alle elezioni, evitando al contempo spese assurde a carico dei cittadini, decisamente contrari al pagamento di cene e alberghi di lusso alla categoria.
-
Sezioni:
- Comunicati stampa
-
Aree Tematiche:
- VARIE
-
Tags: Consiglio di Stato, Elezioni, giudici, Hotel, seggi, soldi pubblici, sprechi, tagli, TAR, votazioni