Giorgio Gaber, incessanti le manifestazioni di cordoglio
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fonte:
- Gazzetta del Sud
MILANO ? Vanno a ruba i dischi di Giorgio Gaber nei negozi delle principali città italiane, soprattutto tra gli ultracinquantenni. La grande richiesta ha colto i negozi impreparati, considerando anche il periodo di festività: i magazzini delle case discografiche sono ancora chiusi e ci sono problemi per rifornirsi. Il più richiesto è il cd di inediti del 2001 «La mia generazione ha perso». La richiesta di dischi di Gaber è forse anche effetto dello speciale di Raiuno «Ricordando il signor G», che venerdì è stato visto da oltre 7 milioni di telespettatori. Ma il Codacons critica la Rai perché ha dedicato a Gaber uno spazio del tutto insufficiente e per questo dovrebbe dedicare una intera serata all`artista scomparso, trasmettendo la versione integrale di uno dei suoi spettacoli teatrali. Il Codacons già il giorno dopo la morte di Gaber aveva sollevato la questione e denunciato «l`incredibile latitanza del servizio pubblico». «La sera successiva ? aggiunge l`associazione di tutela dei diritti dei consumatori ? Vincenzo Mollica ha cercato di porre rimedio a questo incredibile errore mostrando 10 minuti di repertorio e qualche spezzone di intervista, forse l`ultima da lui rilasciata. Iniziativa lodevole da parte di un singolo giornalista, un omaggio quasi personale, ma ovviamente inadeguato. Ci domandiamo poi ? prosegue il Codacons ? perché l`intervista non sia stata almeno messa in onda nella sua versione integrale. Poi Raidue gli ha dedicato un programma di un`oretta. Due occasioni nelle quali peraltro si sono mostrate prevalentemente le vecchie canzoni del primo Gaber, quello più “popolare“ (il famoso duetto con Mina, ad esempio), dimenticando invece la produzione teatrale che ha trasformato Gaber da semplice cantante a filosofo cantattore. In ogni caso nessuna canzone è stata fatta sentire in modo completo: sempre e soltanto brevi spezzoni». Il Codacons quindi invita «nuovamente la Rai a dedicare un`intera serata al grande artista, e in particolare a mostrare la versione integrale di uno dei suoi famosi spettacoli teatrali». Però se i fiori possono dare un`idea dell`affetto della gente, allora basta passare davanti al loculo dove è sepolto per capire che Gaber rimarrà per sempre nel cuore di tanti. La cripta del Famedio del cimitero monumentale di Milano ne è piena e, ai vasi di rose gialle e ginestre bianche deposti dopo il funerale, si sono aggiunti tanti mazzi di fiori depositati dalla incessante processione di persone che vengono a dare l`ultimo saluto. Il «Signor G» riposa tra Antonio Maspes e Renato Simoni, ma i tanti fiori depositati davanti al suo loculo hanno quasi coperto il nome del grande ciclista sepolto sotto di lui. E le persone che si incontrano nella cripta del Famedio hanno la sua tomba come unica meta. Come ai funerali, anche al cimitero sono venuti a rendergli un saluto persone di età, abbigliamento ed estrazione sociale completamente diversa. Dal Giambellino a Porta Romana, la sua Milano ha voluto, insomma, proseguire quella grande dimostrazione di affetto che gli ha tributato fin da quando c`era già una lunga fila fuori dalla camera ardente allestita al Piccolo Teatro. Nessun biglietto, nessun messaggio: davanti a quel loculo, dove ancora c`è solo un cartello provvisorio con il suo nome, Gaber viene ricordato solo con i fiori e con il silenzio di chi vi sosta davanti. C`è chi ha appoggiato una singola rosa rossa e chi ha lasciato un mazzo intero di margherite. C`è chi bacia il loculo e si fa il segno della croce, c`è chi il segno della croce forse non l`ha mai fatto e preferisce ricordarlo solo con il silenzio. E la giunta comunale di Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro, su proposta del vicesindaco Leonardo Sirianni, ha deciso di intitolare a Gaber la mediateca comunale. «Stiamo cercando ? ha detto il sindaco di Soveria, Mario Caligiuri ? di realizzare un luogo di libertà che, come ci ricorda Giorgio Gaber, “non è uno spazio libero ma è partecipazione“. Non a caso, qualche settimana fa, presso la mediateca comunale, c`è stato un incontro con la comunità di San Patrignano per promuovere la campagna di prevenzione sulla droga promossa dal governo. Entro il mese di gennaio poi sarà con noi il massmediologo Mario Morcellini, che presenterà alle scuole il progetto nazionale Media Education per insegnare a studenti e docenti delle scuole dell`obbligo a “saper guardare“ la tv». «Per Soveria Mannelli ? ha concluso Caligiuri ? Gaber è un testimone che invita a vivere in modo consapevole la propria esistenza, al di là delle bandiere e dei luoghi comuni».
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