GIOCO D’AZZARDO: I RESPONSABILI DEL SUICIDIO DEL 19ENNE DI ISCHIA SONO IL MINISTERO DELL’ECONOMIA E IL GOVERNO
GIOCO D’AZZARDO: I RESPONSABILI DEL SUICIDIO DEL 19ENNE DI ISCHIA SONO IL MINISTERO DELL’ECONOMIA E IL GOVERNO
LO
SCORSO 26 GIUGNO RINVIATO DA LETTA E SACCOMANNI, SENZA ALCUNA RAGIONE E
NEL SILENZIO DEI PARLAMENTARI, IL DECRETO PER LA PREVENZIONE DELLE
LUDOPATIE
IL CODACONS CHIEDE ALLA PROCURA DI INDAGARE PER
OMISSIONE E ABUSO DI ATTI D’UFFICIO E SI RIVOLGE AL TAR PERCHE’ NOMINI
UN COMMISSARIO AD ACTA
Nonostante il Tar del Lazio, con la sentenza n. 7028 del 30 luglio 2012, accogliendo il ricorso proposto dal Codacons avesse ordinato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, al Ministero della Salute e alla Conferenza Unificata di adottare il decreto interdirigenziale sulle ludopatie, l’esame del provvedimento risulta ancora bloccato.
Già lo scorso dicembre il Ministero dell’Economia aveva comunicato alle Regioni e agli altri Ministeri interessati la decisione di soprassedere momentaneamente all’esame del decreto. Ora il Premier Letta, con il D.P.C.M. datato 26 giugno, di intesa con il Ministero dell’economia ha di fatto nuovamente prorogato i termini per l’emissione del decreto in questione, fino al 31 dicembre 2013.
Tutto ciò – spiega il Codacons – mentre i cittadini muoiono a causa del gioco e sempre più numerosi i giovani sviluppano gravi forme di dipendenza.
“Le responsabilità del Ministero dell’economia e della Presidenza del Consiglio in merito all’emergenza ludopatie scoppiata in Italia sono più che evidenti – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Lo Stato, omettendo senza alcuna valida ragione di emettere il decreto previsto della legge 12 dicembre 2010, n. 220, o addirittura appoggiano la lobby del gioco d’azzardo (come denunciato da LE IENE) appare complice delle morti da gioco registrate nel nostro paese. Per questo abbiamo presentato un esposto alla Procura di Roma contro il Governo Italiano, alla luce dell’abuso e dell’omissioni di atti d’ufficio, e chiederemo al Tar di sostituirsi allo Stato nominando un commissario ad acta che imponga il rispetto della sentenza ottenuta dal Codacons”.
“Da qui in avanti – prosegue Rienzi – per ogni nuova morte legata al gioco che si registrerà nel nostro paese, denunceremo il Ministero dell’economia e la Presidenza del Consiglio dinanzi la magistratura per istigazione al suicidio e omissione di atti d’ufficio”.
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