26 Agosto 2009

Giocate + 50%. Affari per hotel e ristoranti

Giocate + 50%. Affari per hotel e ristoranti

L’estrazione della sestina del Superenalotto di ieri sera ha fatto proseguire il flusso di turisti a Bagnone, il paese della Lunigiana baciato sabato scorso dalla fortuna: qui, al Bar Biffi, è stata giocata la schedina da due euro che ha fruttato quasi 148 milioni di euro a un giocatore per ora rimasto anonimo. Alle 14 di ieri lo stesso bar Biffi aveva già battuto 1.508 giocate, con un aumento del 50% rispetto alla scorsa settimana. Intanto il paese di 2000 anime ha comunque già vinto qualcosa: nell’ultimo week end il giro di affari per i commercianti è stato di circa 200 mila euro. Per due giorni tutto esaurito negli unici due alberghi e doppi turni nei ristoranti e nelle pizzerie. Fino a Bagnone per provare la sorte è salita oggi da Viareggio, dov’è in vacanza, anche una turista russa che ha giocato 50 schedine, tutte rigorosamente da 2 euro e pre-stampate come quella vincente di sabato. «Ho toccato il giglio inciso, che si dice porti fortuna, per tre volte – racconta anche a un giornalista del Times, arrivato ieri dall’Inghilterra – e poi ho giocato nella famosa ricevitoria. Mi sono anche fatta fare una foto ricordo». In paese sono saliti anche una ventina di direttori e funzionari di varie banche, di tutta Italia, che hanno lasciato i loro biglietti da visita offrendo i propri servizi al vincitore. Il sindaco Gianfranco Lazzeroni continua a cavalcare l’onda della fortuna, cercando forme alternative di promozione. «Stiamo pensando – ha detto – a concorsi a premi da far vincere all’estero con in palio viaggi a Bagnone, che vorremmo ribattezzare il «borgo fortunato». Sulle possibili conseguenze negative della vincita, dopo le voci di eventuali forme di malaffare e ricatti, il sindaco non ha dubbi: «Non so chi abbia vinto ma qualora dovessi scoprirlo, manterrò riservatezza e anonimato, per difendere la mia gente. Per questo chiedo al vincitore – aggiunge Lazzaroni -, anche qualora volesse esporsi in donazioni per il paese, di rimanere anonimo». Chi invece da questa storia ha avuto solo problemi è un avvocato, professore straordinario di procedura penale all’Università degli studi di Milano -Bicocca, la cui fotografia è stata utilizzata su Facebook da chi, firmandosi Oliviero Micheli, da domenica scorsa si spaccia come il vincitore di Bagnone. In realtà il professore si chiama Oliviero Mazza e, tornato ieri dalle ferie, ha annunciato che presenterà una denuncia per quanto accaduto e si rivarrà a tutela della privacy nei confronti dei media che hanno utilizzato la sua immagine.  Intanto il Consiglio di Stato deciderà entro i prossimi 4 mesi il merito del ricorso presentato dal Codacons, che chiede sia posto un limite al jackpot del Superenalotto.  «Il presidente Trotta – ha detto l’avvocato Carlo Rienzi, intervenuto in udienza a nome del Codacons – ha calcolato che quattro mesi è il tempo entro cui si rischia di tornare alla situazione parossistica dei 147 milioni di euro poi vinti a Bagnone. Siamo contenti – aggiunge Rienzi – perchè siamo certi che un caso del genere non si potrà verificare nuovamente» L’associazione dei consumatori reclama infatti il ripristino del decreto del 1999 (poi abrogato dalla Finanziaria 2001) con cui l’allora ministro dell’Economia Visco fissò un ‘tettò alle vincite massime del 6 o del 5+. Intanto nessun 6 nell’estrazione di ieri. E’ stato realizzato un «5 superstar» da 618.210,50 euro a Pompei Il jackpot a disposizione del «6» per la prossima estrazione sale ancora, stimato in 40.500.000 euro.

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