16 Aprile 2020

Gestione delle case di riposo Tre fascicoli su una struttura

la presunta malagestione ha portato le famiglie ad aggiungere le loro denunce a quelle del codacons
BRESCIA Martedì era uno solo. Ieri sera, nove. E i fascicoli aperti sono già tre. Lo scandalo della strage degli anziani e dei contagi incontrollati nelle case di riposo al tempo del Covid-19 è arrivato anche sulle scrivanie della Procura di Brescia, che ora indaga sulla presunta malagestione della pandemia nelle rsa. Ora dopo ora si moltiplicano gli esposti alla magistratura. Attualmente sono appunto poco meno di dieci: sei depositati in blocco dal Codacons, tre presentati da famiglie di ospiti deceduti in una struttura della provincia. Denunce molto circostanziate, le ultime, ora sono al vaglio degli inquirenti chiamati a verificare la correttezza di procedure – tamponi, mascherine – ed eventuali comportamenti omissivi. Il procuratore Francesco Prete ha affidato il capitolo rsa all’ aggiunto, il collega Carlo Nocerino, che si occuperà di coordinare il pool di sostituti abitualmente impegnati sul fronte delle colpe mediche. Al momento i tre fascicoli aperti sono tutti riferiti alla medesima casa di riposo. Non si registrano per ora indagati, né è stata formalizzata alcuna specifica ipotesi di reato ma a breve lo scenario potrebbe definirsi. E in tal caso, chiarisce il procuratore, gli inquirenti propendono per la contestazione del reato di epidemia colposa. Nel frattempo la Procura ha chiesto tutta la documentazione raccolta dal Nas nei sopralluoghi eseguiti nelle rsa. Beatrice Raspa © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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