Gest Line, una valanga di ipoteche sulle case
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fonte:
- Il Mattino
Impiegati e artigiani, occupanti abusivi e avvocati, insegnanti e operai: al numero 20 di via Bracco, nell?atrio della Gest Line, l?azienda incaricata della riscossione di multe, tributi e contributi, tutti restano in coda in attesa di informazioni. C?è chi ha già provato per ore e ore a contattare il numero verde (800.35.40.88) e alla fine si è arreso. C?è chi torna per la seconda o per la terza volta senza riuscire a trovare la persona giusta a cui esporre le proprie ragioni, chi arriva accompagnato dal legale. Tutti hanno in mano quelle maledette cartelle che ingiungono di pagare ora, subito, anzi sarebbe stato meglio prima, migliaia e migliaia di euro. E intanto segnalano che è già stata iscritta l?ipoteca sui beni mobili e immobili di proprietà dell?evasore (fiscale, naturalmente) o del debitore. In qualche altro caso, invece, se si tratta, ad esempio, di un dipendente di un ente pubblico, è stata decurtata la busta paga. Le storie si incrociano, si rincorrono, si ripetono. Noi cominciamo con una verifica: il numero verde dalle 16,30 alle 20 risulta occupato, o forse è stato staccato. Sulla cartella c?è scritto che funziona solo di mattina, ma i responsabili degli uffici dicono che non è vero, che la linea è attiva anche di pomeriggio. Non sembra che abbiano ragione. Chi è intenzionato a pagare, però, può farlo anche in Internet (se possiede computer, connessione e carta di credito naturalmente) spendendo 2,20 euro per pagamenti fino a 300 euro; 3,50 se la cifra dovuta e tra 300 e 500 euro: 5 fino a mille euro. Chi è debitore di più soldi non può usufruire del servizio internet. I più disperati, naturalmente, sono quelli che si trovano l?ipoteca sulla casa: c?è chi chiede lumi, chi prega, chi impreca. Molti sanno di essere morosi, ma non accettano la contromisura. Altri sono intenzionati a contestare la misura, ma non riescono a fronteggiare la macchina burocratica. A.G., avvocato, è in via Bracco a causa di una contravenzione contestata alla madre, e spiega: «Abbiamo ricevuto una richiesa di pagamento – spiega – ma non la cartella esattoriale e quindi non possiamo procedere alla contestazione. Mi hanno detto che per ottenerla dovevo venire qui. E io l?ho fatto. È la seconda volta che pazientemente mi metto in fila, ma quando arriva il mio turno di essere ricevuto mi dicono che la persona incaricata è in ferie. Così i termini per il ricorso rischiano di scadere e a me non resterà altro da fare che pagare». E molti intervengono ripetendo: «Ci mandano da uno sportello all?altro, ci fanno solo perdere tempo. E questo non è giusto». Molti si sono trovati un?iscrizione ipotecaria per debiti di poche migliaia di euro. E quindi protestano. E spiega Giuseppe Ursini, legale del Codacons: «Quello che contestiamo alla Gest Line, in particolare in tema di pignoramenti immobiliari, è che continua a farli per importi inferiori agli 80 mila euro, il che è contrario alle nuove norme. Loro, però, non si sono adeguati per cui è onere del consumatore risistemare le cose in giudizio. Con tutte le spese e i fastidi conseguenti. Ma loro sono esecutori per conto dello Stato e, quindi, dovrebbero rispettare le norme».
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Tags: gest line, Giuseppe Ursini