3 Aprile 2002

“Gas, no al bollino blu a carico dei cittadini“


Le associazioni dei consumatori
La polemica

“Gas, no al bollino blu a carico dei cittadini“






Sì alla sicurezza, no al bollino blu a carico dei cittadini: le associazioni a tutela dei consumatori Adusbef e Codacons dichiarano guerra all`operazione “caldaie sicure“ presentata ieri in Campidoglio dall`assessore ai Lavori pubblici Giancarlo D`Alessandro e dai vertici di Acea Fulvio Vento e Paolo Cuccia. Il costo del bollino, infatti, seppur minimo (5 euro), peserà sulle tasche degli utenti: «Un ulteriore balzello» che Adusbef e Codacons ritengono inaccettabile «pur lodando ogni misura finalizzata a garantire la sicurezza delle abitazioni. Questo – precisano – non perché la manutenzione degli impianti a gas sia un problema di secondaria importanza, ma perché i cittadini pagano già un costo per il controllo degli impianti a gas compreso tra gli 87 e i 130 euro all`anno. Il bollino blu si concretizzerebbe in una seconda tassa sulla sicurezza degli impianti a gas».

Ben diversa la spiegazione del «rimborso spese», come definisce il costo del “bollino blu“ l`amministratore delegato di Acea Paolo Cuccia: «Con tale somma ogni utente contribuisce alla campagna di prevenzione sugli impianti a gas che vede la città di Roma impegnata in prima linea sul versante della sicurezza». Nei prossimi giorni, dunque, i romani riceveranno una lettera da Comune e Acea nella quale si invitano i circa 500 mila proprietari di caldaie autonome a mettersi in regola entro il 31 ottobre. Ai cittadini viene chiesto di inviare alla Acea Luce l`autodichiarazione dell`avvenuta manutenzione insieme alla ricevuta del versamento di 5 euro, da pagare ogni due anni a titolo di rimborso spese.
L`autodichiarazione potrà essere effettuata dal proprietario dell`appartamento, dall`inquilino o dal tecnico di fiducia; il pagamento di 5 euro potrà invece essere versato direttamente al tecnico, presso gli uffici postali o le sedi Acea. Dopo il 31 ottobre inizieranno le verifiche: a campione tra quelli che hanno dichiarato di aver realizzato la revisione e, a tappeto, tra tutti coloro che non hanno inviato l`autodichiarazione. L`omessa manutenzione comporterà un onere di 85 euro e l`obbligo di mettersi in regola entro 90 giorni.

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