Gas e luce, il salasso Lecco è nella top delle città più care
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fonte:
- La Provincia di Lecco
in base allo studio di facile.it solo pavia ci batte ogni famiglia lecchese spende 1712 euro annui molto dipende dal clima e dalle giornate corte.
Viviamo in zone particolarmente fredde e meno luminose di altre e il benessere ci ha portato ad avere elettrodomestici che consumano molto di più e non siamo più capaci di fare a meno dei confort che ormai diamo per acquisiti. E’ la chiave di lettura di chi, di bollette, se ne intende. Mauro Antonelli, responsabile provinciale del Codacons, commenta lo studio in base al quale a Lecco si pagano i conti più salati per quanto riguarda luce e gas. «In primo luogo bisogna considerare la collocazione e la morfologia del territorio lecchese – afferma -. Nelle Regioni del Nord evidentemente fa più freddo e il sole va via prima. E’ inevitabile avere più consumi rispetto al Sud». Già, ma paghiamo più di altre province lombarde. «All’ interno della stessa Lombardia – spiega – la presenza di montagne e vallate condiziona Lecco più di Crema, Mantova o Cremona, tanto per fare qualche esempio».n Bollette più care che a Lecco, in Lombardia, si trovano soltanto a Pavia: per luce e gas, ogni famiglia lecchese spende 1.712 euro ogni anno. E’ quanto emerge da uno studio effettuato da Facile.it sulle fatture che i cittadini hanno pagato per i servizi fondamentali nel 2013. In media, un nucleo familiare lombardo ha speso, lo scorso anno, 1.620 euro per queste due voci: un importo consistente, il quarto a livello nazionale per quanto riguarda le Regioni. Inevitabile che la parte più “pesante” sia quella relativa al gas: in media se ne vanno per il riscaldamento di abitazioni, igienico e alimentare, ben 1.131 euro (sempre media regionale), che hanno spinto numerosi cittadini lombardi, i 4,6%, a cercare un risparmio anche con il cambio dell’ operatore. La media nazionale, invece, si è fermata a 990 euro. La luce fa la differenzaLa differenza, va da sé, è relativa alla spesa per l’ energia elettrica: 493 euro medi annui con un 5,8% di abitanti della Lombardia ad operare un cambio di fornitore per spendere meno. Due capitoli di spesa, dunque, che incidono in modo assolutamente pesante sul bilancio familiare, anche e soprattutto, vien da dire, in provincia di Lecco, considerando il fatto che la seconda piazza di questa particolare graduatoria si sarebbe volentieri evitato. Se a spiccare, in quanto a costi per gas e luce, è in questa occasione Pavia (con 1.747 euro annui), Lecco segue a ruota: sono ben 1.712 gli euro sborsati da ciascuna famiglia del nostro territorio, lo scorso anno, per usufruire di questi due servizi basilari e fondamentali. In un periodo assolutamente difficile, con una contrazione dei consumi registrata persino nel settore alimentare e una rinuncia alle spese sanitarie che testimoniano la crisi che attraversa anche il Lecchese, è evidente che si faccia sempre più fatica anche a garantirsi un alloggio riscaldato e illuminato. Scendendo nel dettaglio, per quanto riguarda la spesa media annua per il gas, nel 2013 le famiglie lecchesi hanno speso la bellezza di 1.171 euro: un importo molto simile a quello di numerose altre Province lombarde (ad esempio, Brescia 1.181, Como 1.179, Cremona 1.169, Lodi 1.182, Varese 1.184). E’ riguardo il capitolo luce che i lecchesi sono ai vertici della classifica: con 541 euro annui, Lecco è dietro solo a Cremona (548 euro), ma davanti, ampiamente, a tutti gli altri territori della nostra Regione. Fanalino di coda, questa volta, Milano, dove le famiglie spendono complessivamente 1.441 euro all’ anno. Tariffe e tanto freddoEppure se Lecco ha questi prezzi non si può solo dare la colpa alle società che gestiscono i servizi.
christian dozio
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