1 Dicembre 2006

Garza scordata nel ventre. Disavventura per una dipendente comunale

Garza scordata nel ventre. Disavventura per una dipendente comunale




Una dipendente comunale di 52 anni ha scoperto per caso, due settimane fa di avere nel ventre come ospite indesiderato un rotolino di garza. Lo avevano dimenticato i medici della Divisione di Ostetricia e Ginecologia del Vittorio Emanuele che due mesi prima avevano eseguito su di lei l`intervento di asportazione dell`utero.
La donna dopo quell`intervento aveva ancora disturbi ma mai avrebbe pensato di avere una garza nel ventre. Lo ha scoperto dopo l`intervento chirurgico quando si è sottoposta ad un controllo.
«Signora tolga per favore tutti gli oggetti metallici!» – le hanno chiesto i medici al momento di eseguire su di lei un accertamento radiologico di “mineralometria ossea computerizzata“, controllo di routine per l`osteoporosi, il nemico delle donne in menopausa. «Ho tolto tutto, non ho nulla» – ha risposto.
Ma i medici non le hanno creduto perché l`apparecchio invece rilevava la presenza di fili metallici nel ventre.
Dopo ulteriori indagini i medici hanno accertato che di metallico c`erano i tratti di un sottilissimo filo rilevatore che viene tessuto nelle garze usate nelle sale operatorie, proprio per scoprire eventuali dimenticanze.
Ieri mattina la donna è stata nuovamente operata ma in una struttura catanese. Due ore di intervento per eliminare quella garza che le ha causato tanti disturbi. Pare comunque che la donna non intenda sporgere denuncia sulla terribile disavventura di cui è stata vittima.
Sull`episodio di malasanità che si è registrato all`Azienda ospedaliera Vittorio Emanuele, è intervenuto Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons che rinnova l`invito al Ministro della Salute, Livia Turco, ad intervenire direttamente nella vicenda, disponendo una raffica di controlli in tutti gli ospedali della Sicilia, anche quelli non coinvolti in casi di presunta malasanità, al fine di accertare il livello di efficienza degli stessi e le condizioni di lavoro degli operatori sanitari e le eventuali dimissioni dei responsabili.
Tanasi ha inoltre annunciato, che sarà messo a disposizione della donna e di tutto coloro che intendano chiedere un risarcimento per i danni da malasanità, un pool di avvocati, che a titolo gratuito aiuteranno queste persone ad ottenere i dovuti risarcimenti.

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