11 Gennaio 2011

Furto di rame, mattina d´inferno a Termini

L´ingresso dei treni a Termini bloccato per 55 minuti, dalle 8.05 alle 9, e passeggeri inferociti nell´ora di punta, complici anche i cartelloni luminosi spenti. Migliaia di pendolari e viaggiatori lasciati senza informazioni, con ritardi tra i 70 e i 120 minuti, e sulla stazione è calato il buio. E’ la Polfer a indagare sui motivi del blackout. La causa potrebbe essere il furto di 250 metri di trecce di rame inguainato all´altezza della sottostazione elettrica di Prenestina: il colpo – valore commerciale: 2.500 euro – è scattato alle prime ore della mattinata. «Non è certamente un guasto normale – dice Franco Fiumara, capo della Sicurezza di Ferrovie dello Stato – e il furto di rame potrebbe essere la causa o, quantomeno, una concausa. Lo stiamo accertando. Qualche mese fa (era luglio, ndr) fu tagliato un cavo della media tensione a Ostiense e vi furono problemi fino alla Giustiniana. Anche lì c´entrava il rame rubato, perché il sistema elettrico è delicato: se accade un evento di lieve entità, il sistema non regge, perché il rame alimenta anche i meccanismi di controllo della circolazione». A rilevare il furto sono state le squadre tecniche di pronto intervento del gruppo Fs, inviate in perlustrazione, dopo il blackout e la segnalazione dell´anomalia negli apparati di sicurezza. A testimoniare il peso crescente di questi furti, la scelta di Fs, Telecom ed Enel di costituire un osservatorio comune. E dopo i disagi per i viaggiatori, con la situazione tornata lentamente alla normalità verso l´ora di pranzo, sono scattate le polemiche. «Come al solito a fare le spese di disservizi e guasti sono i passeggeri, che subiscono ritardi dei convogli e danni ingenti senza alcun indennizzo automatico» spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi, che ha presentato un esposto alla procura perché apra un´inchiesta sui disagi di ieri, ipotizzando i reati di interruzione e turbativa di pubblico servizio. Rienzi annuncia anche un´iniziativa di protesta per giovedì per denunciare «il pessimo servizio offerto da Trenitalia». In particolare, sotto accusa saranno i disservizi delle toilette sui treni. Richieste di risarcimento anche da Carlo Pileri, presidente di Adoc, mentre il Movimento difesa del cittadino focalizza la propria attenzione sull´informazione ai viaggiatori «assolutamente insufficiente». E anche la politica presenta il conto: Angelo Bonelli, capogruppo regionale dei Verdi, chiede alla procura l´apertura immediata di un´inchiesta, mentre Enzo Foschi, consigliere regionale Pd, annuncia un´interrogazione urgente alla Pisana. «E’ stata gravemente colpita – aggiunge Foschi – la linea che copre i comuni di Nettuno, Anzio, Aprilia e Pomezia e quella dei regionali e degli Intercity che provengono da Napoli e da Latina e provincia». L´assessore regionale alla Mobilità Francesco Lollobrigida, infine, ha chiesto una relazione immediata a Trenitalia: «Già il 17 dicembre si erano superati tutti i limiti, oggi (ieri, ndr) si è ripetuto il caos su tutto il nodo di Roma. La situazione non è più tollerabile». Per la cronaca, quel giorno era nevicato.

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