Cinque hanno patteggiato una pena fra i cinque e gli otto mesi; cinque sono stati prosciolti; ventidue sono stati rinviati a giudizio. È il primo punto fermo nel processo contro i dipendenti della Sea che un anno fa sono rimasti coinvolti nell´operazione «topi a teatro», la quarta che si occupava del furto nei bagagli dei passeggeri dell´aeroporto di Malpensa. In questo caso i ladri (la Sea li ha già tutti licenziati) non si accontentavano delle valigie, ma si concentravano anche sui carrelli dei duty free. L´ipotesi degli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Roberto Craveia, era che tutta la merce trafugata in aeroporto alimentasse una sorta di “mercato nero“, dove profumi, orologi, foulard e penne di marca venivano venduti a prezzi stracciati.
A un anno dalla conclusione dell´operazione si è conclusa l´udienza preliminare davanti al giudice di Busto Arsizio, Adet Toni Novik. Dei 22 rinviati a giudizio, dieci hanno scelto il rito abbreviato che sarà discusso il 14 giugno. Gli altri dodici imputati saranno processati con rito ordinario il primo dicembre. Il Codacons ha annunciato che si costituirà parte civile nel processo di giugno: «I primi patteggiamenti dimostrano – dice il presidente Marco Donzelli – che prevenire è meglio che curare».

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