Funziona la campagna contro il fumo «Nessuna multa e turisti disciplinati»
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fonte:
- Corriere Adriatico
l’ assessore colonnelli rivendica i buoni risultati della campagna salutistica: «basta abituarsi»
IL PROVVEDIMENTO ALBA ADRIATICA Fumatori disciplinati e nessuna multa emessa finora. Il divieto di fumo lungo l’ intero arenile albense, in vigore da qualche giorno, sembra aver messo tutti d’ accordo. Anche i fumatori più incalliti hanno già metabolizzato il provvedimento, decidendo di usufruire dei posacenere installati dal Comune all’ ingresso delle spiagge libere e delle aree riservate presenti all’ interno degli stabilimenti balneari. Il sacrificio «Per chi è abituato a fumare molto afferma l’ assessore all’ ambiente Nicolino Colonnelli è certamente un sacrificio, ma tutti hanno ormai percepito l’ importanza dell’ ordinanza. Come avevamo anticipato in consiglio comunale per molti sta diventando naturale non fumare più in spiaggia perché quando sai che una cosa è proibita ti adegui. E’ importante che il divieto di fumo venga ricordato dal pubblifono, che lo diffonde in tre lingue: italiano, inglese e tedesco. Siamo soddisfatti per come stanno andando le cose, grande merito va anche agli operatori balneari che hanno apprezzato il provvedimento». In tanti hanno dunque sposato in pieno le ragioni alla base dell’ ordinanza: quella legata alla salute, per limitare il fumo passivo sotto gli ombrelloni, ambientale, per ridurre l’ abbandono dei rifiuti, turistica, con l’ obiettivo di migliorare il decoro e l’ immagine della località. Al momento anche se non sono state emesse multe va ricordato che le sanzioni sono salatissime e vanno dai 25 ai 500 euro per chi fuma o per chi getta mozziconi in spiaggia, ma anche sotto le pinete di Villa Fiore e in altri punti del territorio cittadino. Ci sono poi anche le possibili conseguenze penali. Qualche critica, invece, arriva soprattutto da parte di chi frequenta le spiagge libere che fa notare la mancata installazione di vere e proprie aree fumatori fruibili all’ ingresso della spiaggia, così come accade invece per gli stabilimenti balneari. In molti chiedono delle coperture per ripararsi dal sole e una cartellonistica che avvisi del divieto prima di mettere piede sull’ arenile. Oltre al pubblifono, infatti, la campagna informativa del Comune, realizzata in collaborazione con i balneatori dell’ Oba e con la società di salvamento Costa Sicura, prevede pannelli con lo slogan Ama il mare solo sulle torrette dei bagnini presenti sulle spiagge libere. Proprio i bagnini stanno svolgendo un’ importanza azione informativa. La strategia «Noi possiamo solamente ricordare ai turisti dell’ esistenza del divieto di fumo dicono ma certamente non possiamo imporre a nessuno di spegnare la sigaretta. Salvo qualche caso isolato proprio nei primi giorni non abbiamo avuto questo genere di problema». Che tutto stia filando liscio lo spiega anche Massimo Zarroli, titolare dello chalet Walkiki: «La maggior parte dei turisti ha apprezzato l’ ordinanza del sindaco albense. Personalmente ho dato il mio contributo all’ iniziativa facendo mettere ulteriori cartelli di divieto di fumo, su ogni ombreggio della mia concessione». Tra i favorevoli al provvedimento c’ è il Codacons, pronto ad una vera e propria battaglia legale per far firmare ai sindaci ordinanze come quella di Alba. L’ associazione dei consumatori ha anche presentato una diffida ai prefetti perché il divieto di fumo in spiaggia diventi una regola in tutta Italia. Davide Crisci © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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