27 Luglio 2011

Fs, dopo l’ incendio saranno ferie salate

Fs, dopo l’ incendio saranno ferie salate
 

■ Lo stallo che ha mandato in tilt le rete ferroviaria italiana nelle ultime ore sarà sbloccato presto. E la circolazione dei treni dopo l’ incendio alla stazione Tiburtina «si sta avvicinando alla regolarità nel pieno rispetto del programma predisposto da Ferrovie dello Stato». E’ questo l’ annuncio ufficiale dell’ azienda ferroviaria pubblica, che informa come «i ritardi siano molto più contenuti rispetto ai giorni scorsi e la circolazione, grazie anche alla maggiore disponibilità di binari, si stia progressivamente normalizzando». Così, alle 11.32 di ieri mattina lo scalo romano ha ripreso a svolgere il servizio viaggiatori, dopo che i vigili del fuoco hanno concesso l’ agibilità. E da oggi sulla lunga percorrenza e sull’ alta velocità parte l’ offerta estiva di Fs. Che, fino alla fine di agosto, ha deciso di potenziare il numero di corse, con sette treni ad alta velocità in più al giorno. Ma il rischio è che si crei un collasso sulla nostra rete autostradale. E adesso, per i cittadini italiani, con i rincari della benzina (vedi articolo affianco), si profilano vacanze non proprio economiche. Secondo il Codacons le ferie estive subiranno incrementi fino a 360 euro a famiglia. «Se ne sono accorti quei cittadini – sostiene il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – che hanno già pianificato le vacanze o che in questi giorni stanno organizzando viaggi all’ estero confrontando preventivi e ricercando destinazioni economiche su internet. La crisi dei paesi nordafricani e l’ estenuante crescita dei carburanti ha avuto ripercussioni dirette sui trasporti, sui pacchetti vacanza e più in generale sull’ intero settore del turismo, provocando un forte incremento di prezzi e tariffe rispetto al 2010. Ad oggi, una vacanza all’ estero di durata compresa tra i 7 ed i 10 giorni costa complessivamente il 12 per cento in più rispetto allo scorso anno. Ciò significa che chi deciderà di partire dovrà mettere in conto una maggiore spesa pari a 90 euro a persona, ossia 360 euro a famiglia». Intanto, è guerra di cifre sugli italiani che andranno in vacanza. Per Federalberghi, «resta immutato il numero di italiani che nel quadrimestre estivo (giugno-settembre) trascorreranno una breve vacanza fuori dalle proprie mura domestiche, dormendo almeno una notte fuori casa». Saranno infatti il 55 per cento, pari a poco più di 33 milioni di persone, (rispetto al 55,2 per cento dell’ estate 2010) gli italiani che hanno già fatto o si apprestano a fare vacanze da giugno a settembre, dormendo almeno una notte fuori casa. Numeri contestati dalle associazioni dei consumatori. «Consideriamo l’ analisi fatta da Federalberghi come un vero e proprio auspicio»: a dichiararlo sono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti di Federconsumatori. I dati dell’ osservatorio nazionale sulle partenze per le vacanze estive testimoniano una realtà diversa: saranno meno del 40 per cento le famiglie che potranno permettersi quest’ anno di andare in vacanza. Si conferma, inoltre, la tendenza a modificare le modalità della vacanza, soprattutto dettata dall’ esigenza di risparmiare: aumentano i viaggi «mordi e fuggi»; aumenta la ricerca di ospitalità presso amici e parenti; cresce il numero di vacanzieri «fai da te», che organizzano il proprio viaggio approfittando delle innumerevoli offerte proposte soprattutto sul web. «Dai nostri sondaggi a campione – concludono Trefiletti e Lannutti – la risposta più diffusa alla domanda sull’ intenzione o meno di partire per le vacanze è stata: magari! Questo dimostra che non basta certo l’ ottimismo a far ripartire il settore del turismo nel nostro Paese, il problema vero è il potere di acquisto delle famiglie, ormai ridotto ai minimi termini. Per questo invitiamo anche le associazioni di settore a condurre, insieme alle nostre associazioni, la battaglia per il rilancio del potere di acquisto delle famiglie».
 

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