22 Febbraio 2003

Frutta e verdura, occhio al cartellino

Frutta e verdura, occhio al cartellino

Scattano i controlli dei vigili urbani per tutelare i consumatori



Caro frutta per i clienti, ma rischio multa per i commercianti: va sul filo del rasoio la spesa fra i banchi del mercato. Merito della normativa europea che impone la carta d`identità per i prodotti ortofrutticoli: da questa settimana produttori, grossisti e commercianti che venderanno frutta e verdura di provenienza incerta rischieranno sanzioni che vanno dei 550 ai 15.500 euro.
In ogni etichetta il rivenditore ha l`obbligo di scrivere oltre al prezzo, l`origine, la varietà, il calibro e la categoria: di prima se la merce è migliore, di seconda se lo è un po? meno e di terza nel caso in cui il prodotto sia stato colpito da eventi atmosferici che ne hanno compromesso il pregio. Insomma, secondo il nuovo regolamento Ue, ogni consumatore potrà avere informazioni dettagliate su cosa sta acquistando.
«Certamente – risponde Rino Micaloni, titolare dei quattro negozi “Mondialfrutta“ – adeguarci alle norme vigenti per garantire i nostri clienti è stato il nostro primo pensiero. Inoltre mi preme sottolineare che proprio grazie all`origine, da oggi finalmente il consumatore sarà in grado di inquadrare il periodo migliore per comprare le primizie». Il Codacons provinciale di Rieti, in linea con l?Intesa dei consumatori, con una nota invita i commercianti ad adeguarsi entro 10 giorni alla nuova etichttatura di frutta e verdura: trascorso il termine, in caso di mancato rispetto delle regole, il Codacons chiederà l?intervento dei Nas. «Sono pronta, mica ho paura: i miei prodotti li etichettavo anche prima di questa regolamentazione – dice Elisabetta Vincenzi, proprietaria del negozio di ortofrutta di via degli Elci – perché ritengo sia onesto nei confronti di chi acquista far sapere la categoria e la provenienza della merce». Obbligo dei rivenditori sarà anche quello di etichettare sia i prodotti sfusi che quelli confezionati: ogni cartellino dovrà riportare indicazioni chiare e leggibili: una legge quindi che garantisce appieno i consumatori e gli imprenditori agricoli per troppo tempo costretti a subire una totale mancanza di trasparenza. Profonda soddisfazione anche da parte della Coldiretti, visto che l`Italia, pur essendo leader nel settore ortofrutticolo, ogni anno importa più di due miliardi di chili di frutta e verdura che perdono identità sul mercato per cui il consumatore ignaro fino a ieri, ha rischiato di portarsi a casa prodotti di dubbia provenienza e con tariffe spropositate rispetto ai bassi prezzi di acquisto nelle aziende agricole. Intanto i vigili urbani hanno provveduto ad effettuare i controlli? «Ci stiamo interessando per una campagna informativa – risponde il comandante, Carmelo Tulumello – proprio per dare modo a tutti i rivenditori di mettersi al più presto in regola. A breve – conclude – inizieremo giri di ricognizione a garanzia dei consumatori».

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