18 Gennaio 2012

Friulano, diffida alla Rai

Friulano, diffida alla Rai

UDINE – Una diffida alla Rai per «la mancata attuazione delle trasmissioni in friulano» è stata inviata all’ emittente pubblica, all’ Agcom e ai ministeri competenti dal Comitato per l’ autonomia e il rilancio del Friuli con il Codacons regionale. Fra i firmatari, assieme al sindaco di Udine Furio Honsell, al rettore Cristiana Compagno, al presidente della Società filologica friulana Lorenzo Pelizzo e al vicario generale dell’ Arcidiocesi di Udine monsigmpr Guido Genero, della diffida inviata ai Ministeri competenti, anche il presidente della Provincia Fontanini. Il documento invita ad adottare tutte le misure necessarie in materia di tutela della lingua ?friulana? e, in particolare, a prevedere e garantire la programmazione di trasmissioni televisive in lingua friulana nell’ ambito territoriale del Friuli. La diffida, indirizzata ai ministeri dell’ Economia e delle finanze e dell’ Interno, alla Rai (sede di Roma e di Trieste) nonché all’ Agcom, è stata redatta dal Comitato in collaborazione con il Codacons regionale. «Il perpetrarsi della mancata attuazione da parte del servizio radiotelevisivo pubblico delle trasmissioni in marilenghe è oltraggioso per la nostra dignità di popolo ? tuona Fontanini -. I diritti di una minoranza linguistica, sanciti a ogni livello normativo, da quello europeo a quello nazionale, continuano ad essere violati. Non vedo perché a fronte di una così puntuale tutela legislativa si voglia continuare con questo atteggiamento offensivo». «La Rai ? conclude Fontanini ? ci chiede di pagare il canone: stante il fatto che i friulani versano ogni anno regolarmente questa tassa, sarebbe opportuno che, per lo meno, si prevedesse di destinare una parte di queste ingenti risorse per la realizzazione di programmi in lingua friulana».
 

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