Frena l’ inflazione Meno tasse su atenei ma “vola” la verdura
- fonte:
- Alto Adige
- Corriere delle Alpi
- Gazzetta di Mantova
- Gazzetta di Parma
- Gazzetta di Reggio
- Il Centro
- Il Mattino di Padova
- Il Piccolo
- il Tirreno
- La Città di Salerno
- La Nuova Ferrara
- La Nuova Sardegna
- La Nuova Venezia
- La Provincia Pavese
- La Sentinella del Canavese
- La Tribuna di Treviso
- Messaggero Veneto
- TrentoToday.it
ROMAL’ inflazione frena ancora, fermandosi a ottobre all’ 1%, il livello più basso da inizio anno. Non vale lo stesso discorso per il cosiddetto “carrello della spesa”, l’ insieme dei prodotti che finisce nella lista quotidiana: i rincari proseguono con l’ indice che arriva all’ 1,7%. L’ Istat diffondendo le stime su ottobre spiega come si sia trattato di un mese particolare, mosso da diverse leve. A fare la differenza sono però le tasse universitarie, scese addirittura del 39,3% grazie alle novità introdotte con la manovra dello scorso anno. Il Governo ha infatti azzerato o quanto meno tagliato il prelievo per gli studenti che vivono in famiglie povere. Ciò ha determinato una gelata a cui si sono aggiunti anche “deprezzamenti” dovuti alla fine delle vacanze (dagli hotel al voli). A risollevare i listini ci ha pensato la verdura fresca, con un’ impennata (+12, 1%) che la Coldiretti attribuisce al «clima pazzo».Intanto l’ inflazione rallenta anche nel resto dell’ eurozona: dall’ 1,4% dall’ 1,5%. La tendenza è la stessa rilevata per l’ Italia, dove pure si è perso un decimo di punto. Ma in Ue il livello dei prezzi resta comunque superiore. Sconfortati i consumatori. Per il Codacons, infatti, una famiglia tipo solo per mangiare spende oggi «112 euro in più rispetto allo scorso anno».
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