24 Gennaio 2017

Frecciarossa, adesso i pendolari chiedono l’ intervento dell’ Antitrust

Frecciarossa, adesso i pendolari chiedono l’ intervento dell’ Antitrust

Alla vigilia dell’ audizione dei vertici di Fs e Trenitalia da parte della Commissione Trasporti del Senato il comitato nazionale pendolari dell’ alta velocità insieme a Federconsumatori hanno inviato una segnalazione all’ Antitrust. La richiesta all’ autorità garante della concorrenza e del mercato è di verificare l’ esistenza di una situazione di abuso di posizione dominante legata alla decisione di aumentare il costo mensile dell’ abbonamento dal 20 al 35 per cento. Dal loro punto di vista, infatti, Trenitalia ha di fatto dopo la decisione di Ntv di cancellare l’ offerta di tessere mensili da utilizzare su Italo, ha assunto una posizione di monopolio nella vendita degli abbonamenti. Tutti i partiti anti rincari Il Comitato e Federconsumatori chiedono all’ Antitrust di sospendere in via d’ urgenza l’ applicazione dei rincari e poi di verificare nel merito il contenuto della segnalazione. È questa la seconda segnalazione arrivata sul tavolo dell’ Autorità: la scorsa settimana si era già mosso il Codacons, un’ altra associazione di tutela dei consumatori. Adesso resta da capire che cosa farà il gruppo Fs. All’ interno della Commissione Trasporti del Senato, infatti, c’ è un fronte trasversale – dal Pd a Forza Italia, dai Cinquestelle a Sinistra italiana fino alla Lega Nord – che ha già condannato la decisione di Trenitalia. Anche il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, in un colloquio con il vicepresidente della Commissione Trasporti, Stefano Esposito, aveva condiviso le critiche: rincari troppo alti. Nei giorni scorsi il senatore dem si era detto pronto a presentare una mozione di sfiducia nei confronti dell’ Ad di Trenitalia, Barbara Morgante. Protesta senza blocchi Intanto i vari comitati regionali che si battono contro i rincari hanno nazionali hanno diffuso un comunicato dove prendono le distanze da chi ha proposto di passare a forme di protesta più incisive come il blocco e/o il rallentamento dei convogli ad alta velocità. «Noi – spiega Leonardo Pellegrini del comitato Torino-Milano – non abbiamo mai proposto simili iniziative frutto di iniziative singole». Sabato scorso, infatti, all’ assemblea dei pendolari torinesi uno degli interventi più applauditi è stato quello di chi ha proposto di fare «azioni più visibili». BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
maurizio tropeano

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