“Freccia bianca”: andare a Milano diventa più caro
-
fonte:
- Giornale di Brescia
Il nuovo nome degli Eurostar City si traduce in un balzello di 2 euro e 50. Un’andata e ritorno costa oggi 33 euro
L’entrata in vigore dell’Alta velocità Milano-Roma, inaugurata ieri, non porta buone notizie ai pendolari bresciani, che come regalo di Santa Lucia ricevono un nuovo rincaro dei biglietti dopo quello, già pesantissimo, sostenuto giusto un anno fa. Se infatti la tariffa dei treni regionali, stabilita dal Pirellone e non da Trenitalia, è rimasta invariata (5,55 euro in seconda classe per la tratta Brescia-Milano), quella degli Eurostar City, ribattezzati improvvisamente «Frecce bianche», è diventata di colpo più pesante di 2,50 euro, passando da 14 a 16,50 euro (sempre in seconda classe). Un’andata e ritorno dal capoluogo di regione oggi costa dunque 33 euro se si vuole viaggiare su un treno più confortevole e veloce del regionale: insomma, oltre 63mila delle vecchie lire. Ricordiamo peraltro che, giusto un anno fa, vennero «tolti» dalla linea tutti gli Intercity a vantaggio proprio dei più costosi Eurostar City: si passò allora da 8 o 9 euro (a seconda che il convoglio fosse «plus» o meno) a ben 14 euro. Un aumento contro il quale già si erano rivoltati i pendolari, che lamentano tutt’oggi un servizio complessivamente scadente: sotto accusa soprattutto la sporcizia, i ritardi, il sovraffollamento, la cattiva climatizzazione delle carrozze, le troppe fermate e l’assenza di tariffe integrate. I nuovi rincari, peraltro, non hanno interessato solo i bresciani, ma un po’ tutta l’Italia. Per questo il Codacons ha annunciato un ricorso al Tar sull’aumento dei biglietti con un duplice obiettivo: o l’annullamento delle nuove tariffe ferroviarie o la destinazione dei maggiori incassi alle linee dei pendolari. «Continua l’alta velocità del costo dei biglietti mentre la qualità dei treni pendolari resta ferma in stazione – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi -. Faremo ricorso al Tar e chiederemo che i proventi degli aumenti, se non annullati, siano destinati alle linee dell’hinterland milanese, alla Roma-Viterbo e Civitavecchia e per andare da Catania a Palermo almeno in otto ore nette». La nuova «rivoluzione» ferroviaria innescata dal completamento dell’Alta velocità fra Bologna e Firenze, per lo meno, non provocherà questa volta particolari sconvolgimenti negli orari delle linee storiche, come era invece accaduto dodici mesi fa dopo l’introduzione delle Frecce rosse sulla tratta Milano-Roma. Nel tratto Treviglio-Milano, tuttavia, i treni non fermeranno più nelle stazioni intermedie fino a Pioltello (le stazioni di Vignate, Melzo, Trecella e Cassano D’Adda saranno infatti servite dalle linee suburbane). Alcuni convogli saranno, inoltre, prolungati fino a Sesto San Giovanni. In una nota, infine, Trenitalia rimarca che «il sistema Milano-Brescia sarà velocizzato di circa 13 minuti». Cosa che tuttavia non trova al momento alcun riscontro sugli orari pubblicati.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- ECONOMIA & FINANZA
- TRASPORTI
-
Tags: Alta Velocit, biglietti, Carlo Rienzi, milano-roma, pendolari, Prezzi, rincari, tariffe, Trenitalia