30 Agosto 2005

Francia e Belgio mettono al bando 15 compagnie

Prosegue il braccio di ferro dell`Italia con la Ue che vuole un elenco europeo


Francia e Belgio mettono al bando 15 compagnie

Ma il ministro Lunardi non cede sulla lista nera

Il Codacons: voli a rischio anche sulle nostre rotte

In tutto 15 compagnie aeree, per lo più africane e dell`est, bocciate dalle “black list“. A distanza di poche ora l`una dall`altra, ieri Francia e Belgio hanno diffuso on-line le rispettive liste nere dei vettori che non possono volare sul loro territorio per ragioni di sicurezza. Sei quelle che sono state messe al bando da Parigi e nove quelle off limits a Bruxelles. Il 1º settembre sarà la volta della Svizzera. Intanto l`Italia continua a temporeggiare tra le polemiche. In Europa, solo Gran Bretagna e Svizzera pubblicavano finora le black list, come fanno anche gli Stati Uniti. Francia off limits per 6. I nomi delle sei compagnie che non possono volare in Francia sono apparsi domenica notte sul sito della Direzione generale dell`aviazione civile (Dgac). Si tratta di Air Koryo (Corea del Nord) bandita dall`aprile 2001, Air Saint-Thomas (Usa) dal marzo 2004, International Air Service (Liberia) dall`aprile 2004, Lineas Aer del Mozambico (Lam) dal dicembre 2004 e la Phuket Airlines (Thailandia) dal 4 giugno 2005. Il divieto riguarda anche la Transairways, che era stata noleggiata dalla Lam. Finora la lista non era mai stata resa pubblica, ma le polemiche non mancano come quella di Le Monde per cui è insufficiente. In Francia intanto gli ispettori dovrebbero passare dagli attuali 25 a 30, saranno intensificati i controlli a sorpresa, fino a 2.000 all`anno contro 1.600 nel 2004, e presto un regolamento obbligherà agenzie di viaggio e noleggiatori a fornire ai passeggeri il nome della compagnia utilizzata, anche in caso di cambiamento all`ultimo minuto. Intanto ieri si è registrato un atterraggio con qualche problema a Bron, per un guasto al carrello di l`ATR-42-500 della Airlinair che trasportava 23 passeggeri, giocatori e dirigenti della squadra di calcio del Lione. Altre 9 bandite in Belgio. Anche il Belgio ha diffuso in Internet la sua black list con le nove compagnie alle quali non concede o ha ritirato, per motivi di sicurezza, il permesso di operare. Sono: Africa lines (Repubblica centroafricana), Air Memphis (Egitto), Air Van airlines (Armenia), Central air express (Repubblica democratica del Congo), I.c.t.t.p.w. (Libia), International air tour limited (Nigeria), Johnsons air limited (Ghana), Silverback cargo freighters (Ruanda), Sourth airlines (Ucraina). In particolare la Air Memphis compare nell`elenco delle compagnie ispezionate e promosse in Italia dall`Enac la quale ha però precisato “che in Belgio tale compagnia operava voli cargo. In Italia e nel resto d`Europa, invece, opera voli passeggeri. Da parte dell`Enac è stata sottoposta a quattro ispezioni Safa senza rilievi“. In effetti i vettori bocciati da Bruxelles per lo più non trasportano passeggeri, ma il ministero precisa che i controlli vengono compiutii solo su aerei che operano in Belgio, per cui “l`assenza d`una compagnia dalla lista non significa che soddisfi le norme di sicurezza“. Ora tocca alla Svizzera. La Svizzera pubblicherà la sua “lista nera“ giovedì sul sito dell`Ufficio federale dell`aviazione civile (Ufac). Il governo tedesco ha fatto invece sapere di essere contrario. Ma Lunardi non cede. Intanto il ministro Lunardi non intende cambiare idea. Oggi sarà a Parigi per incontrare il collega francese Dominique Perben a cui ribadirà la sua contrarietà alla scelta francese. Ragioni che esporrà anche al commissario Ue ai Trasporti, Jacques Barrot, proseguendo il suo braccio di ferro con la Commissione Ue, che intende stilare una “black list“ europea. E mentre il Codacons diffonde la sua “lista nera“ di 21 compagnie a rischio, di cui una decina attive in Italia, e diffida ministro e Enac a pubblicare entro 15 giorni l`elenco dei voli sconsigliati (“altrimenti scatterà un ricorso al Tar del Lazio“), la Blue Panorama Airlines viene promossa dall`Enac e querela l`Unione Piloti per le “notizie false diffuse su presunte nostre irregolarità“.

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