26 Agosto 2011

Fotored implacabili Quattromila auto beccate e multate

Fotored implacabili Quattromila auto beccate e multate
 

Firenze, 26 agosto 2011 – GLI AUTOVELOX dei semafori sono un incubo per gli automobilisti più indisciplinati. Vistared e fotored condannano ad una sanzione da 154 euro e alla decurtazione di 6 punti della patente. Se poi è la seconda volta, negli ultimi due anni, che si viene beccati a passare con il rosso, è prevista la sospensione. A Firenze sono sei i dispositivi automatici per la rilevazione delle violazioni semaforiche, cinque vistared e un fotored. I vistared sono quelli che rendono praticamente incontestabile l’ infrazione, in quanto sono in grado di registrare un filmato che ritrae il veicolo nella fase di attraversamento dell’ incrocio con semaforo rosso. I fotored, invece, scattano solo delle foto. In città se ne trova solo uno, sul Lungarno Colombo, all’ incrocio con Ponte a Verrazzano e via De Sanctis. E’ stato in assoluto il primo autovelox dei semafori ad essere installato in città, attivo dal gennaio 2006. I primi vistared sono invece stati installati quattro anni fa sui semafori di via Piagentina, angolo via Arnolfo, e viale Guidoni, angolo via Torre degli Agli. Gli altri tre sono comparsi nel 2008: a febbraio quello in via Doni, angolo via Toselli, ad aprile quello sul viale Matteotti, angolo via Lamarmora, e, infine, a settembre dello stesso anno, quello in via Generale Dalla Chiesa, angolo via Vittorio Emanuele Orlando. Nel corso del 2010 sono stati 3.917 i passaggi con il rosso rilevati dai vistared e fotored fiorentini, pari a una media di 326 violazioni il mese. Il record è del vistared di viale Guidoni, con 1.727 violazioni semaforiche rilevate, seguito, con 870, dal fotored del lungarno Colombo. Terzo il dispositivo di via Dalla Chiesa e, ultimo, con 63 violazioni in un anno, quello di via Arnolfo. Ma questi dispositivi funzionano davvero da deterrente , rendendo più prudenti gli automobilisti? «Io ritengo di sì. I cittadini ormai sanno dove i foto e i vistared sono installati ed evitano di passare con il rosso», risponde Silvia Bartolini, presidente di Codacons Toscana. «Credo anche, però – aggiunge – che il sistema più corretto sia quello di posizionare i vigili ai semafori». Se i vistared, infatti, sono a prova di contestazione, i fotored hanno dimostrato tutta la loro fallibilità. «Il 90% dei ricorsi sulle multe per passaggio con il semaforo rosso – spiega la presidente di Codacons Toscana – viene accolto. La Cassazione ha stabilito, con una sentenza del 2009, che è necessaria la presenza di un vigile presso l’ incrocio. Nei casi di ingorgo soprattutto, è facile che l’ immagine scattata dal fotored si presti ad errori. Io posso passare con l’ arancione e poi bloccarmi sull’ incrocio, a causa del traffico, senza però aver commesso la violazione al semaforo». Il fotored, insomma, è un apparecchio che non garantisce la certezza dell’ infrazione. D’ altra parte, ci sono altre motivazioni che possono portare all’ annullamento della multa per passaggio con semaforo rosso, a partire dai tempi troppo brevi dell’ arancione, che in genere dovrebbe durare 4-5 secondi. «Se sono solo 3, il giudice di solito, come è già capitato, dà ragione al ricorrente», sottolinea la Bartolini. Poi ci sono i vizi di forma. «Spesso non c’ è corrispondenza tra il veicolo che si possiede e quello che è ritratto nella foto, oppure il numero di targa della propria auto non corrisponde a quello riportato nel verbale». In questi casi, o anche nell’ eventualità che la contravvenzione sia stata notificata oltre i 90 giorni, è possibile rivolgersi al giudice di pace, tenendo a mente, però, che il ricorso non è più gratuito: da gennaio si pagano, infatti, 38 euro.

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