9 Settembre 2014

Fori solo per bici e bus il nuovo divieto finisce sotto la lente del Tar

Fori solo per bici e bus il nuovo divieto finisce sotto la lente del Tar

IL CASO Per loro è una questione di giustizia: «Se passano i bus, più rumorosi e inquinanti, allora anche noi». Ma anche economica: «I clienti pagheranno il 30% in più». E così ci penseranno i tribunali: «Sono già pronti i ricorsi al Tar». I tassisti romani stringono il volante e danno gas alla rivolta contro l’ annuncio del sindaco Ignazio Marino di voler chiudere al traffico i Fori Imperiali entro la fine dell’ anno. Gli unici mezzi che potranno passare lungo l’ arteria che collega piazza Venezia al Colosseo, secondo i piani del chirurgo dem, saranno quelli pubblici dell’ Atac. Semaforo rosso per Ncc e taxi. Una linea chiara per la quale non sono previste retromarce dal Campidoglio. La commissione di tecnici che si occupa della pedonalizzazione dei Fori – da sempre pallino politico del sindaco – sicuramente convocherà i sindacati delle auto bianche, ma sembra molto arduo intravedere ripensamenti o finestre. E così la rivolta è pronta. IL FRONTE Loreno Bittarelli, presidente nazionale Uritaxi e del Radiotaxi 3570 spiega: «Non accetteremo di essere discriminati e considerati come mezzi pubblici di serie b – aggiunge – perché svolgiamo, a costo zero, a differenza di Atac, un servizio pubblico, utile ed essenziale per la collettività». E proprio sul filo del ragionamento “perché gli autobus sì e noi no?” si fa sentire anche Unica Cgil. Dice infatti il coordinatore nazionale Nicola Di Giacobbe: «Siamo anche noi un servizio pubblico a tariffa amministrata, secondo quanto sancito dal codice della strada». Conti alla mano, la Cgil spiega che se i tassisti dovessero aggirare via dei Fori Imperiali «ci sarebbe un aggravio di spesa per gli utenti del 30%». Sulla via dei Fori, dunque, Marino trova un altro ostacolo dopo le proteste di commercianti e residenti della zona che da subito hanno mal digerito la prima parte della pedonalizzazione. E allora lo sciopero è dietro l’ angolo, se si leggono i proclami bellicosi di Uil Trasporti. Ma nemmeno questa evenienza sembra intimorire il Campidoglio, intenzionato ad andare avanti, seppur dopo un incontro «che comunque ci sarà» LA MOSSA La vicenda è destinata a finire a carte bollate. Alessandro Genovese, a nome dell’ Ugl, annuncia che è stato «già dato mandato ai nostri legali di valutare l’ impugnazione del provvedimento del sindaco dinanzi al Tar». Iniziativa subito benedetta dal Codacons: «Si tratta di una discriminazione assurda – spiega il presidente Carlo Rienzi – I taxi rappresentano un servizio pubblico al pari degli autobus, e non è possibile escluderli dalla circolazione». E la polemica diventa politica: dai banchi dell’ opposizione Giovanni Quarzo (FI) definisce «assurda» la decisione del Comune. Simone Canettieri © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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