3 Maggio 2017

Flop al Concertone, tra degrado e sballo

Flop al Concertone, tra degrado e sballo
resta l’ incognita sui
240mila euro di spese. contribuiranno sempre i romani? arrestate trenta
persone tra pusher, stranieri e borseggiatori rom

Anche quest’ anno il Concertone, con le puntuali bandiere rosse, del primo maggio a Roma porta con sé una scia di polemiche che travolge il sindaco Virginia Raggi. L’ evento, organizzato dai sindacati, ha perso negli anni non solo il richiamo del popolo di sinistra, infatti piazza San Giovanni era piena ma non stracolma, ma è stata l’ occasione per mostrare il degrado della Città Eterna, che è apparsa sporca e trascurata. Il Codacons ha sottolineato che questa edizione sarà ricordata “non solo per lo spettacolo musicale, ma anche per lo spettacolo di degrado che la città ha offerto ai tanti visitatori giunti nella capitale per l’ evento”, perché “il giardino della piazza appare – ha detto il presidente Carlo Rienzi – in uno stato di totale abbandono, infestato di erbacce talmente alte da arrivare al polpaccio dei tanti visitatori presenti”. Non bastasse questo, c’ è l’ incognita sulle spese relative a trasporti speciali, decoro urbano e servizi, saldate dalla collettività negli ultimi anni al di là della parentesi dell’ amministrazione Alemanno. Per la modica cifra che supera i 240mila euro, ripartiti così: circa 18mila euro all’ Ama, la municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti, per il noleggio dei bagni chimici, ai quali si aggiungono altri 38mila euro per la pulizia dell’ area da oltre 35 tonnellate di rifiuti; 46mila euro all’ Atac, la società dei trasporti di Roma Capitale, per il potenziamento dei mezzi; 117mila euro per gli straordinari della polizia locale; 5mila euro per l’ occupazione del suolo pubblico; 19mila euro per il servizio del 118. Dunque, anche dalla giunta Raggi arriverà l’ ennesimo regalo agli organizzatori? Ma lo sballo è stato comunque assicurato. Un primo maggio “stupefacente” non tanto sul fronte della risposta di pubblico, quanto più per gli arresti tra pusher e borseggiatori. Al momento il bilancio è fermo a trenta persone, di cui venti che sono state sorprese in flagranza di reato per lo spaccio di stupefacenti e 5 per detenzione di sostanze ai fini di spaccio. Con il sequestro di anfetamine, marijuana e cocaina ma anche hashish ed eroina. I pusher finiti in manette sono diciannove stranieri, provenienti per lo più da paesi del Nord -Africa come Marocco, Gambia, Senegal e Nigeria ma anche sei italiani che erano arrivati a Roma “in trasferta” dalla Calabria, dalla Puglia e dalla Campania, proprio per spacciare e vendere droga. Per quanto riguarda, invece, i 5 borseggiatori arrestati, gli uomini – con un’ età compresa tra i 16 e i 45 anni – sono tutti di nazionalità romena e residenti in diversi insediamenti abusivi e campi rom. Naturalmente al Concertone non sono mancati i momenti di tensione. Quattro vigili urbani sono rimasti feriti in una colluttazione durante l’ arresto di un venditore abusivo nel corso dei controlli. Un campano, che tentava la vendita abusiva di monili e bigiotteria, ha reagito con violenza alla richiesta dei documenti, rifiutandosi poi di salire nell’ auto di servizio per gli accertamenti. Ne è nata una colluttazione che ha portato all’ arresto dell’ uomo, trovato in possesso anche di 20 grammi di droga. Condotto presso il gruppo Appio, a suo carico una denuncia per rifiuto di generalità, oltraggio, violenza e resistenza alle forze dell’ ordine. Due degli agenti feriti hanno riportato fratture a un dito del piede e ad una mano, con prognosi di venti giorni.
 

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