Fisco. Tutti contro Maradona
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- America Oggi
ROMA. Se c’è Maradona c’è polemica. Quel gesto dell’ombrello mostrato in diretta tv ha scatenato un’altra bufera attorno al campione argentino: al centro sempre l’annosa querelle col fisco e con Equitalia, diretta destinataria della reazione per l’appunto andata in onda durante la trasmissione Che tempo che fa.
Il polverone unisce due rivali politici come Fassina e Brunetta, provoca la reazione dell’Ex Pibe de Oro che li accusa di cercare pubblicità. E si riverbera sul conduttore Fabio Fazio che dice: “Era doveroso porre la domanda sul Fisco, l’ombrello si poteva evitare”. Il passaggio di Maradona nella sua trasmissione finisce anche alla commissione di vigilanza della Rai per un caso definito “indecente” dal capogruppo Pdl alla camera Renato Brunetta. E attiva le verifiche del Fisco.
“Ho depositato un’interrogazione sull’episodio indecente accaduto a Che tempo che fa – dice l’ex ministro – con Maradona impegnato nel gesto dell’ombrello, ed elevato così a testimonial dell’evasione fiscale. Più grave ancora è il comportamento di Fazio che gli ha approntato il palcoscenico. Se Maradona è infatti noto per le sue intemperanze, davvero offensiva è la condiscendenza manifestata dal conduttore che ha lasciato che il suo pubblico tributasse un’ovazione per quell’atto di volgare offesa, che irride la legge e gli italiani onesti”.
L’interrogazione – chiude Brunetta, che nella precedente puntata di Che tempo che fa, ospite in studio, aveva polemizzato in diretta con Fazio sulla mancata pubblicazione dei compensi del conduttore – chiede di far luce su eventuali compensi fatti giungere per vie traverse a Maradona e se nel contratto di Fazio esistano clausole che lo vincolino a rispettare il decoro della Rai”.
L’attacco all’ex campione del Napoli è bipartisan perché il primo ad andarci pesante era stato il viceministro all’Economia Stefano Fassina: “È un gesto da miserabile e credo che vada perseguito con grande determinazione – l’affondo del rappresentante del governo – Funzionari di Equitalia hanno notificato nei giorni scorsi a Maradona un avviso di mora da oltre 39 milioni di euro. Farebbe bene a imparare a rispettare le leggi”.
Anche Equitalia non ha gradito definendo “assurdo quel gesto sulla tv pubblica” di fronte “a tutti quei contribuenti che non evadono il fisco pagando il canone Rai”.
E ora, dopo l’avviso di mora scattato appena Maradona ha rimesso piede in Italia, sono in corso verifiche su eventuali compensi da pignorare al’ex giocatore. Il Codacons chiede di sanzionare sia Maradona sia Fazio parlando di “una pericolosa istigazione all’evasione fiscale”.
Maradona si difende, e va al contrattacco: “Quel gesto non voleva essere offensivo, era solo sarcastico. Sono orgoglioso di essere Maradona, di amare ed essere amato dalla gente per la mia coerenza, che non è mai stata in vendita”. E c’è anche la replica diretta a Fassina: “Si fa pubblicità come Equitalia – dice l’argentino – Non lo conosco e non so cosa abbia fatto per la gente. Farebbe bene a considerare miserabili tutti quelli che perseguitano gli innocenti invece di fare emergere la giustizia e la verità. Lui non si è mai interessato della mia questione, come nessun altro esponente del governo italiano”.
A difesa del campione Gianni Minà: “Dai politici solo demagogia – dice il giornalista – Brunetta in realtà voleva attaccare Fabio Fazio. Quanto ai compensi Rai non so, so solo che Diego sta ancora aspettando quelli per tre puntate di ‘Ballandò”.
Maradona intanto torna a Dubai sbattendo la porta: “Il mondo intero ormai ha capito che non sono mai stato un evasore, e che la presunta violazione fiscale originaria presupposto della richiesta di Equitalia non esiste: dovrebbe chiedermi scusa”. Invece, in questi giorni verificherà se ci sono compensi da pignorare, anche a terze persone.
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