29 Giugno 2011

Fisco, cartelle pazze: processo a funzionario Equitalia

– Roma – 29 giugno 2011 – S’è aperto ieri , dinanzi alla I sezione del Tribunale penale di Roma, ore 9, il processo contro M. M., funzionario di Equitalia accusato di avere emesso nel 2009 una cartella pazza relativa ad un debito inesistente.
Il Codacons, in rappresentanza dei contribuenti italiani, si è costituito parte civile. Su richiesta dell’associazione, inoltre, è stata ammessa al processo la responsabilità civile della società Gerit-Equitalia.
La vicenda nasce nel 2009, quando Equitalia notificò al Presidente Codacons Carlo Rienzi il fermo amministrativo e l’iscrizione di una ipoteca sulla propria abitazione, provvedimenti riconducibili ad alcune sanzioni non pagate. La gravità della cartella esattoriale, risiede nel fatto che tale iscrizione ipotecaria è avvenuta per un presunto debito di 4.824 euro, mentre la legge (art. 76 del D.P.R. 602/73) stabilisce che l’ipoteca immobiliare può essere avviata solo ed elusivamente per debiti superiori a 8.000 euro. Le pretese economiche di Equitalia erano state inoltre già impugnate dinanzi al Giudice di Pace, dichiarate cessate dalla Commissione Tributaria, o estinte attraverso il pagamento degli importi dovuti.
Di fronte all’abnorme e illegittimo provvedimento della società di riscossione, venne presentata una formale denuncia presso la Procura della Repubblica di Roma, i cui esiti possono ora definirsi clamorosi.
Il Pubblico Ministero, dott. Pierfilippo Laviani, chiese il rinvio a giudizio nei confronti del funzionario di Equitalia M. M., per il reato previsto dall’art. 323 del Codice Penale, ossia abuso di atti d’ufficio (reato punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni), e il Gip Luciano Imperiali accolse tale richiesta, disponendo il rinvio a giudizio del dipendente, che finirà domani sotto processo.
 
 

 

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this