18 Novembre 2010

“FILO BIVACCO PER UCCELLI SELVAGGI, IN BREVE FILO-BUS”

Il Codacons Lecce usa la leva del sarcasmo per puntare ancora una volta dito contro il fallimento del progetto chiamato metropolitana di superficie. Ecco allora gli "importanti documenti fotografici"

LECCE – Questa volta Codacons Lecce usa la leva del sarcasmo per puntare ancora una volta dito contro il fallimento del progetto chiamato metropolitana di superficie. E l’associazione per i diritti dei cittadini si rivolge ai all’amministrazione comunale per di che ha “reperito importanti documenti fotografici che dimostrano il vero obiettivo di Palazzo Carafa su come utilizzare il filobus”.
“In realtà – si legge in una nota diramata dalla sede del Codacons – il Comune spendendo circa 23mila euro di denaro pubblico non voleva realizzare né una metropolitana di superficie come si e’ originariamente detto, né un filobus in senso tecnico, come erroneamente pensato dai cittadini leccesi”.
Ecco quindi la spiegazione ironica che per intero pubblichiamo di seguito: “Anche i vari rinvii concessi dal Comune avevano come obiettivo quello di cristallizzare una situazione di fatto che tendesse a creare una importante associazione venatoria nazionale vuole premiare Lecce come la prima città che ha creato il “filo b.u.s.”.
“I volontari del Codacons di Lecce sono riusciti ad entrare in possesso di un importante documento fotografico nascosto nei cassetti segreti dell’ assessorato al traffico del Comune di Lecce. Segnatamente tale documento è stato consegnato da una talpa presente nell’ufficio dell’assessore al ramo”.
“È un documento importante che spiega perché l’assessore Ripa sembrava avesse tentennamenti nell’avviare il servizio di trasporto pubblico del Filobus. In realtà i presunti tentennamenti avevano come obiettivo quello di realizzare non il filobus ma il Filo B.U.S.”.
“Da questo importante documento, la cui veridicità è verificabile in ogni momento, emerge che tutta la questione sui ritardi nell’avvio del filobus e sulle cause incrociate tra la ditta appaltatrice dei lavori ed il Comune di Lecce sono un falso problema”.
“Infatti, da questo documento fotografico si evince come il Comune di Lecce sin dall’inizio voleva creare il Filo Bivacco per Uccelli Selvaggi, in breve Filo B.U.S. Si tratta di un importantissimo progetto venatorio, il primo del genere in Italia, secondo il quale bisogna fornire gli uccelli selvaggi di un filo dove bivaccare e trovare ristoro, al fine anche di renderli facile bersaglio per cacciatori un po’ pigri”.
“Saputa la notizia, una importante associazione venatoria nazionale, ha espresso tutto il suo apprezzamento per tale importante progetto ed ha inteso avviare una campagna informativa affinché in altre città italiane si impieghino gli ingenti finanziamenti pubblici sia nazionali che europei per realizzare il filo b.u.s. in tutte le realtà locali”.
“Il Codacons di Lecce nel manifestare il suo plauso all’iniziativa del Comune, spera che il progetto, che fa diventare Lecce una realtà nazionale in materia di tutela degli uccelli selvatici, possa continuare. Per questo invita sia la magistratura contabile che quella ordinaria a ritirare le proprie iniziative investigative e spera che l’idea di smantellare tutto auspicata pubblicamente da qualche importante assessore (in veste di privato cittadino) non sia accolta dalla maggioranza dei cittadini leccesi”.
“Fuor di metafora, il Codacons ritiene che, arrivati a questo punto, l’opera deve funzionare e funzionare bene e non dovrà essere avviata e tenuta in vita solo qualche settimana per salvare la faccia e le responsabilità contabili e/o penali di questo o quell’amministratore che, sordo alle richieste provenienti della città, si è incaponito nel voler realizzare un’opera mastodontica che non realizzava l’obiettivo di tener fuori le auto dalla città. Non è così che ci si libera delle responsabilità”.
“Responsabilmente chi doveva controllare e non ha controllato, chi doveva valutare criticamente e ha invece approvato acriticamente, chi ha difeso a spada tratta un’opera sempre più inutile ogni giorno che passa, deve responsabilmente chiedere scusa alla città e dimettersi da ogni incarico perché il risultato di tutto ciò è che non ha espletato bene l’incarico per cui è stato votato ed eletto. Ora la città, deturpata da quei pali orrendi, chiede solo chiarezza: chi ha sbagliato, una volta tanto paghi, senza eccezioni, scuse e ‘io non c’ero e se c’ero dormivo”.
“Aggiungasi, sempre fuor di metafora e per amore del vero, che sin dall’inizio il Codacons di Lecce invitò l’amministrazione Comunale ad un momento di riflessione sul progetto del Filobus e sulla sua collocazione sul territorio, indicando come di migliore interesse per la composizione del traffico cittadino collocazione delle linee della filovia che collegassero la città capoluogo con i paesi limitrofi (Monteroni – Cavallino – San Cesareo – Vernole merine – Surbo – Novoli etc.)”
“Guarda caso proprio quello che, oggi, a distanza di circa tre anni, vorrebbe realizzare l’assessorato con il prolungamento delle linee normali. All’epoca ottenemmo solo sberleffi e censure, con tutti gli esponenti dell’amministrazione che difendevano a spada il progetto Filobus. Siamo lieti che, a distanza di anni e di soldi buttati al vento, adesso ci si dà ragione nei fatti, anche se, forse, era meglio fare un serio progetto sul filobus”

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