Feste: il 20% del cibo verrà buttato, i consigli per evitare gli sprechi
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fonte:
- Finanza.com
Dagli antipasti ai dolci, fino al vino e allo spumante, quest’anno verranno spesi 2,6 miliardi di euro per alimenti e bevande durante le festività. Ma sulla tavola degli italiani non mancheranno nemmeno gli sprechi.
In base alle stime formulate dal Codacons quasi il 20% degli acquisti alimentari di questi giorni finirà in pattumiera: ogni famiglia sprecherà quest’anno circa 21 euro tra cibi e bevande. Soprattutto pesce, latticini, dolciumi freschi, ma anche frutta e verdura, che, non potendo essere conservati, andranno a finire nella spazzatura. Ciò a causa di una tendenza ancora forte ad acquistare più del necessario, specie in occasione delle feste, quando le tavole vengono imbandite con ogni genere alimentare senza però tenere conto dei reali consumi.
Per questo motivo il Codacons ha suggerito alcuni consigli utili per risparmiare sulla spesa alimentare:
1) Dove acquistare. E’ importante scegliere con cura il negozio in cui fare gli acquisti. Per i prodotti alimentari, gli esercizi commerciali più convenienti sono: hard discount (si risparmia fino al 50% rispetto al negozio tradizionale, anche se non si trovano tutte le marche a cui si è abituati), mercato (-30/35% rispetto al negozio), ipermercati (-20/25%), supermercato medio (-10/15%) e negozio tradizionale. Se si ha un negoziante di fiducia si può anche decidere di spendere qualcosa in più (ma senza esagerare) in cambio di buoni consigli e della certezza di avere acquistato merce di qualità.
2) Meno etti. Non esagerare con i quantitativi. Il consiglio qui è sì di comprare tutti i tipi di affettati che si vuole, ricordandosi però che dopo due giorni non è più così buono. Non fatevi cogliere dal panico che manchi tutto. Anche per la carne nulla vieta di fare mezzo tacchino o mezzo cappone.
3) Munirsi di lista dettagliata della spesa (con l’obbligo di rispettarla). E’ bene prendersi il tempo per prepararla senza scordare nulla e magari conservarla. Così ogni anno si saprà quanto si è comprato l’anno precedente e servirà per ridurre le dosi la prossima volta ed evitare acquisti inutili.
4) No alle primizie. A Natale i banchi dei fruttivendoli si riempiono dei frutti più strani e singolari che provengono da tutti i paesi possibili ed immaginabili. Se proprio volete provarli, fatelo dopo Natale, risparmierete. Sarebbe indicato acquistare frutta e verdura di stagione: arance, mandarini, mele, pere… Le primizie, oltre ad essere meno buone, sono molto più costose: abbiate pazienza arriverà anche il loro turno.
5) Attenzione al peso. Chissà perché quando si ordinano gli affettati a Natale, chiedete un etto e ve ne danno uno e mezzo, ne chiedete uno e mezzo e ve ne danno due. Così alcuni ne approfittano e sfruttando la vostra fretta e la confusione generale vi fanno spendere di più. Il consiglio è osservare il taglio e bloccare in tempo: ‘Ecco basta così grazie’. Quando acquistate salumi, formaggi o carne, verificate che nella bilancia il riquadro della tara sia acceso ed indichi il peso della carta.
6) Attenzione alle scadenze. A Natale si ha fretta di acquistare e inevitabilmente non si presta attenzione a molte cose, come la scadenza dei prodotti. Nei supermercati i prodotti che scadono prima sono messi sempre davanti (o sopra) e mai dietro (o sotto).
7) Prodotti più semplici e naturali. Provate a comprare i classici pandori e panettoni senza farciture e creme particolari. Siete sempre in tempo, in settimana, ad arricchirlo con una crema pasticciera fatta in casa o con la panna: in tal modo avrete ottenuto due pandori al prezzo di uno ed eviterete di buttare quanto è avanzato.
8) Pranzo. Mangiate pure, non ingrasserete per uno strappo alla regola. Come dicono i dietologi si ingrassa dalla Befana a Natale e non viceversa. Sappiate, comunque, che per assaggiare tutto dovete ridurre i quantitativi.
9) Brindisi. Ci sono ottime marche di spumanti italiani a prezzi ragionevoli. Non sempre le marche note sono le migliori. Fatevi consigliare da qualche amico che se ne intende.
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Tags: alimentari, cenone, Natale, pranzo, sprechi