5 Settembre 2020

Ferrarini, esposto Codacons contro il piano di concordato

Non c’ è pace nella vicenda Ferrarini, la storica azienda di salumi reggiana andata in crisi a causa del crac delle banche venete. Dopo la presentazione di una nuova proposta di concordato da parte della famiglia proprietaria insieme al gruppo Pini, leader della bresaola valtellinese, ed Amco, società del ministero dell’ Economia, arriva ora un esposto all’ Autorità nazionale anticorruzione. A presentarlo è il Codacons. E nel mirino c’ è proprio la proposta dell’ azienda agroalimentare di Reggio Emilia di cedere l’ intero capitale ad Amco e al gruppo Pini, che ha – e questa è la maggiore preoccupazione dei consumatori – attività in Spagna e nell’ Est Europa. «Il rischio – motiva il Codacons – è che il settore subisca un nuovo duro colpo attraverso una delocalizzazione del lavoro e degli approvvigionamenti». L’ eventuale spostamento delle attività di Ferrarini all’ estero è però escluso dall’ azienda reggiana. Questo timore è stato avanzato anche dalla cordata Intesa-Bonterre-Grandi Salumifici italiani che, caldeggiata da Legacoop, ha presentato un’ offerta di salvataggio del marchio che, chiunque lo rileverà, dovrà comunque risollevarsi da una pesante situazione debitoria di oltre 300 milioni. Secondo Codancons, infine, la proposta concordataria di Ferrarini-Pini-Amco potrebbe avere «effetti a cascata sull’ occupazione e sulla qualità dei prodotti». Proprio per questo i consumatori chiedono formalmente l’ intervento del governo affinché si attivi «con urgenza a tutela del made in Italy».
al.te.

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