Fenati: «Non tornerò alle gare, riprendo gli studi»
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fonte:
- Libertà
la federmoto gli sospende la licenza di pilota. «chiedo scusa, non volevo fare male a manzi»
Non si placa la “buriana” scatenata dal pilota Romano Fenati che domenica scorsa ha toccato la leva del freno del collega Stefano Manzi che correva con lui il Gran premio di San Marino di Moto2, sul circuito di Misano. Il pilota si è rifugiato nella sua Ascoli Piceno. Dalla sede del club, dove i tifosi si radunano ogni volta che corre, ha detto basta alle corse, ribadendo che non vuole correre più, che vuole completare gli studi nell’ istituto linguistico interrotti al quarto anno per coltivare la sua passione per la velocità. Il mondo del motociclismo gli ha voltato le spalle, anche se fuori dai comunicati ufficiali, in tanti fra colleghi e uomini di scuderia gli mandano messaggi di sostegno e inviti a non mollare. Fra questi Joan Mir, che da Istagram invita Fenati a lavorare «per correggere quegli impulsi che a volte ti tradiscono e ti giocano brutti scherzi». Anche ieri il pilota ha inviato messaggi di pubbliche scuse: «Chiedo scusa a tutti, soprattutto ai bambini. Non volevo fare del male a Manzi, ma solo fargli capire che doveva smetterla con le provocazioni. Comunque non lo rifarei. A mente fredda dico che non voglio tornare a correre. Voglio finire gli studi». «Il gesto contro Manzi – prosegue Fenati – è stato una cavolata. Ho fatto quel gesto come per dire “levati”. Era più un buffetto per farlo calmare, per toglierlo, non è come è stato detto. Il discorso della provocazione arriva fino a un certo punto e non può essere giustificato se questo gesto fosse stato fatto per fare del male. In realtà non farei del male neanche a una mosca, era solo per dirgli basta. Giusto il licenziamento da parte del team? Non lo so, ma è così, non ci si può fare niente». Il mondo delle moto si è scatenato contro di lui. Il suo team l’ ha fatto fuori, la Mv ha annunciato di non dare seguito all’ intenzione di ingaggiarlo per la prossima stagione (non c’ era un contratto firmato ancora). La Federazione italiana motociclistica lo ha sospeso da ogni attività, ritirandogli la tessera e la licenza velocità. Del pilota potrebbe occuparsi anche la giustizia ordinaria, sollecitata da un esposto del Codacons che ipotizza l’ ipotesi di tentato omicidio. _Giuseppe Ercoli.
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