29 Dicembre 2010

“Favorire i prodotti siciliani”

Codacons. Il segretario Tanasi pronto a dare battaglia «perché i supermercati vendano merce made in Sicily»
 

 
La Sicilia produce quantità enormi di agrumi, frutta, ortaggi, olio di elevatissima qualità, vino e molto altro, eppure i supermercati isolani quasi mai espongono sui banchi prodotti della nostra terra. Un’assurdità contro cui i consumatori si battono da anni e sulla quale non sono più disposti a cedere. Partirà, infatti, a breve, l’iniziativa promossa da Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, in collaborazione coi Consumatori, per sostenere il made in Sicily.
«Quello che abbiamo in mente – afferma Tanasi – è la più grande campagna per la promozione del made in Sicily mai vista nei nostri supermercati e anche nelle catene nazionali. Si tratta di una concreta operazione di rilancio della qualità dei prodotti siciliani che mira ad informare i consumatori della possibilità di mangiare bene e a costi ridotti scegliendo prodotti della filiera corta, aiutando così anche l’economia isolana a ripartire. Quella dei consumatori – spiega Tanasi – è una vera e propria lobby dal potere intrinseco elevatissimo. I consumatori non hanno ancora ben chiaro il potere che, riuniti, possono esercitare sui mercati e sulle scelte anche politiche che condizionano la qualità della loro vita, e noi siamo qui per aiutarli a prendere coscienza di questo potere, per far capire loro che le scelte non devono necessariamente essere obbligate e che la voce di molti, riunita, può far cambiare le cose».
Qualcuno, aggiunge Tanasi, «mi ha definito "ribelle rompiscatole", forse perché cerco sempre di risvegliare l’animo ribelle che è sopito in ogni cittadino, perché diventi un consumatore attento e partecipe». In favore di questa causa, i consumatori, guidati da Tanasi, sono «pronti a scendere in piazza con i produttori, per rompere le catene che metaforicamente impediscono alla nostra economia di spiccare il volo e raggiungere il mercato della grande distribuzione». Per far ciò serve una struttura di coordinamento e valorizzazione del settore agroalimentare "made in Sicily".
«L’obiettivo – afferma Tanasi – deve essere quello di giungere a un sistema sinergico e coordinato di vigilanza, distribuzione e controllo dell’intera filiera agro-alimentare siciliana. Si potrà così attivare una socializzazione trasversale degli interventi, delle iniziative, dei dati e dei risultati dei vari soggetti, che si occupano della sicurezza alimentare e della valorizzazione dei prodotti agroalimentari siciliani. Al supermercato vogliamo trovare le nostre arance, il nostro olio, le mele dell’Etna, il nostro vino e così via. Percorrere questa strada non può che essere un vantaggio per tutti, consumatori e distributori».

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