Faro dell’Antitrust sull’Rc auto
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fonte:
- Miaeconomia.it
L’assicurazione sull’auto è troppo cara. Una considerazione che non arriva dagli automobilisti, ma direttamente dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva sul settore della Rc Auto dopo aver ricevuto numerose denunce.
Così, dopo anni di polemiche e accuse tra le associazioni dei consumatori e gli assicuratori, ora ci penserà l’Antitrust a fare un po’ di chiarezza e capire perché i prezzi delle polizze siano così alti, nonostante negli ultimi anni il mondo assicurativo sia stato attraversato da una profonda rivoluzione attuata nel nome della concorrenza e del risparmio.
I numeri parlano chiaro. In base a dati statistici diffusi da organismi pubblici e privati, risulta che il livello dei premi applicati dalle compagnie per i contratti Rc auto avrebbe conosciuto negli ultimi anni incrementi significativi e generalizzati. In particolare, dal 2009 al 2010 si sarebbero registrati aumenti medi del 15%, con punte sino al 22% per i ciclomotori e di oltre il 30% per l’assicurazione dei motocicli.
Rincari che hanno spinto nel 2009 la raccolta premi, facendole superare i 17 miliardi di euro, con un’incidenza del 46,3% sul totale rami danni e del 14,4% sul portafoglio complessivo.
Così, se le assicurazioni ci hanno guadagnato, gli italiani sono stati costretti a sborsare premi sempre più alti. Tanto, che secondo i dati Istat, nel 2007 ciascuna famiglia ha speso in media per assicurare l’auto o la mota circa 940 euro annui, pari all’1,2% del Pil.
Un esborso molto, troppo elevato questo che pesa sulle tasche degli automobilisti. E che, soprattutto, non ha risentito affatto dei numerosi interventi legislativi e regolatori degli ultimi 5 anni, finalizzati a rendere il comparto più competitivo.
A spiccare, in primis, è il flop registrato dal risarcimento diretto. Entrato in vigore tre anni fa, questo sistema consente al danneggiato, in caso di sinistri, di rivolgersi direttamente al proprio assicuratore per ottenere il risarcimento dei danni. Una procedura che, tuttavia, non ha portato nessuna riduzione dei costi.
Per questo – scrive l’Antitrust – “occorre capire se la riforma, nella sua concreta attuazione, abbia prodotto la necessaria spinta competitiva o se, al contrario, sia necessario introdurre correttivi per rimuovere eventuali ostacoli alla piena produzione degli attesi effetti pro-concorrenziali”.
A questo fine, saranno analizzate “le diverse politiche di controllo dei costi dei risarcimenti adottate dalle compagnie, le politiche commerciali effettuate in termini di ristrutturazione dei portafogli clienti, aree del territorio nazionale coperte, tipologie di veicoli assicurati e rischi assunti, con conseguenti effetti sulla domanda e sul confronto competitivo dell’offerta”, conclude il Garante.
Apprezzamenti per l’avvio dell’indagine dell’Antitrust arrivano dalle associazioni dei consumatori che vedono così "accogliere le loro denunce reiterate nel tempo", come afferma il Codacons.
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