FARMACOVIGILANZA: LA CAMERA DEI DEPUTATI CONVOCA D?URGENZA IL CODACONS
LE ISTITUZIONI CHIEDONO AIUTO AL CODACONS, UNICA ASSOCIAZIONE CHE SI OCCUPA DI FARMACOVIGILANZA
Si tiene oggi pomeriggio un incontro tra il CODACONS e la XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. Oggetto dell?appuntamento sarà la Farmacovigilanza. Il CODACONS, infatti, unica associazione in Italia che si occupa di farmacovigilanza, è stato convocato d?urgenza per fornire informazioni e dati e rappresentare i consumatori in un settore che, dopo lo scandalo di questa estate che ha visto protagonista il farmaco Lipobay, è diventato bollente. Lo scopo della Commissione è quello di fare il punto della situazione sulla farmacovigilanza italiana, o meglio stabilire il funzionamento, l?efficacia e l?adeguatezza del servizio. Dopo il caso Lipobay la Commissione affari sociali della Camera dei Deputati ha avviato un?indagine conoscitiva per verificare l?adeguatezza delle procedure per l?autorizzazione all?immissione in commercio dei medicinali, per l?informazione agli operatori sull?utilizzo dei farmaci stessi ed il controllo successivo all?utilizzazione medesima.Il CODACONS ha presentato alla Commissione una relazione che evidenzia ed analizza alcune problematiche relative sia alla farmacovigilanza, sia allo stato di informazione dei medici di famiglia. Innanzitutto l?associazione fa notare come già nel 1999, negli Stati Uniti, si registrarono 53 decessi provocati dall?uso di statine. Cosa faceva all?epoca la farmacovigilanza italiana? E cosa fa oggi questo istituto?
Il primo problema, sostiene il CODACONS, è il livello di aggiornamento dei medici, che proprio a causa di questa carenza a volte sbagliano la prescrizione dei farmaci. Basti pensare al caso Lipobay o a quello di altre statine che, prescritte in interazione con altri farmaci, hanno prodotto su alcuni pazienti effetti noti a tutti. Il CODACONS fa notare però che un`esatta informazione scientifica è necessaria per porre il medico in condizione di svolgere l`importante compito, che la legge gli assegna proprio in tema di farmacovigilanza. Ed infatti i medici, nell`ambito della collaborazione prevista dalla normativa vigente per l`attuazione del SSN, compilano le schede ogni volta che registrano effetti tossici, secondari o inattesi, sia locali che generali, conseguenti o comunque correlabili con l`impiego dei farmaci. Le aziende titolari delle autorizzazioni all`immissione in commercio di specialità medicinali sono tenute a ritirare dai medici, anche tramite gli informatori scientifici, le schede suddette.
Ebbene il medico di famiglia pare disattendere questo importantissimo compito: è questo il dato che emerge dalla vicenda Lipobay. Ed infatti, si deve presumere che nessuna segnalazione, nonostante il proliferare dei casi, sia sta inoltrata dai medici alle case farmaceutiche o alla farmacovigilanza, atteso che, se ciò fosse successo, gravissime sarebbero le responsabilità di case farmaceutiche e Ministero della Sanità, rei di non aver adottato le misure drastiche (ritiro dal mercato) previste per legge. Ogni sei mesi per i primi due anni successivi al rilascio delle autorizzazioni ed ogni dodici mesi per i tre anni seguenti, la casa farmaceutica deve inviare un rapporto al Ministero della Sanità indicando anche la natura e la frequenza degli effetti collaterali, tossici e secondari. Ciò al fine di permettere un`analisi comparata con i dati provenienti al Ministero dai medici, che consenta di adottare provvedimenti che vanno dalla sospensione del farmaco dal commercio alla redazione i nuovi bugiardini.
Ebbene nel caso delle cerivastatine vi erano in commercio confezioni con bugiardini risalenti a quattro o cinque anni prima!
Il CODACONS ha sottolineato poi come anche la sanità sia diventata un business, dove si percorre un filo sospeso tra la ricerca scientifica e quella del profitto.
All`interno di tale sistema la parte del leone è svolta dalle case farmaceutiche. La vicenda dei farmaci generici ha mostrato come i prezzi dei farmaci fossero altissimi rispetto ai costi di produzione: è bastato porre le case farmaceutiche davanti al rischio di perdere ampie fette di mercato per ottenere subito spontanee e drastiche diminuzioni di prezzo. Tuttavia risulta ancora assai difficile per le farmacie ottenere tali farmaci, anche a causa dell?intervento della lobbie delle case farmaceutiche.
Infine il CODACONS ha presentato il monitoraggio effettuato questa estate subito dopo lo scoppio dello scandalo Lipobay.
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