15 Ottobre 2001

Farmaco antitumori, ricorso al giudice civile

Costa 5 milioni e dura 21 giorni
Farmaco antitumori, ricorso al giudice civile

Una donna è già morta, un?altra è malata e non può curarsi. Il farmaco antitumorale che potrebbe salvarla c?è, ma costa cinque milioni e mezzo e una confezione dura appena 21 giorni. Disperata, M.M., 49 anni, si è rivolta all?avvocato Carlo Rienzi, presidente del Codaconds, che con un ricorso urgente ha chiesto al Tribunale civile di ordinare alla Asl Rm A l?erogazione gratuita del medicinale. La terapia che M.M. vorrebbe seguire è l?ipertermia, durante la quale viene iniettato il farmaco tanto costoso. Le strutture pubbliche dotate dell?attrezzatura necessaria sono pochissime, bisogna mettersi in fila e aspettare. In alternativa ci sono i privati, ma la Finanziaria del ?99 stabilisce che il paziente si possa rivolgere soltanto alle cliniche e ai laboratori accreditati dalla Regione. Ebbene, spiega Rienzi, «a più di due anni dall?entrata in vigore della legge, la Regione Lazio non ha ancora accreditato nessuna struttura privata». Non resta che acquistare il medicinale di tasca propria e rivolgersi a una clinica per la terapia, pagando anche l?uso dell?attrezzatura. In Puglia invece il farmaco è gratuito tant?è che, sostiene il Codacons, «ci sono pazienti che vi traferiscono apposta la residenza». L?udienza sul ricorso si terrà oggi alle 13 davanti al giudice Scaramuzzi. Toccherà al magistrato stabilire se M.M. ha diritto ad avere dal Servizio sanitario nazionale il medicinale che potrebbe salvarle la vita.

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