«Fare ripartire gli acconciatori e le estetiste»
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fonte:
- La Sicilia
la richiesta. sviluppo ibleo condivide e rilancia il grido d’ allarme della categoria
Daniela CitinoVittoria. La bellezza fattura miliardi di euro. O meglio, è più corretto usare il verbo all’ imperfetto perché da quando è scoppiata la pandemia hanno dovuto necessariamente abbassare la saracinesca tutti gli operatori del benessere: dai centri estetici alle sale da barbiere a quelle per parrucchiere. Dalla loro parte chiedendo un anticipo sulla riapertura prevista per gli inizi di giugno, si sono registrate più voci anche sul fronte locale: dal Codacons siciliano a deputati regionali sino a esponenti politici locali come il movimento Sviluppo Ibleo.”La richiesta di rivedere i tempi di riapertura da parte del deputato regionale Orazio Ragusa, presidente della commissione Attività produttive all’ Ars, merita tutto il nostro sostegno” spiega la segreteria politica del Mpsi ritenendo la scelta governativa non condivisibile. “Non si riesce a capirne la ragione della resistenza nei confronti di una categoria che, anche prima della pandemia, ha fatto dell’ adozione di misure igieniche il proprio cavallo di battaglia” prosegue la segreteria politica (nella foto) del Movimento politico Sviluppo Ibleo. Di recente, tra l’ altro, alcuni rappresentanti della categoria hanno incontarto il commissario straordinario Gaetano D’ Erba manifestando il malcontento di una realtà professionale costretta a fare i conti con gli abusivi che, ora come non mai, hanno più opportunità di lavoro.”A fronte dei tanti che rispettano le prescrizioni e che continuano a rimanere a casa, ce ne sono pochi che, invece, in barba a qualsiasi regola, effettuano interventi di nascosto, al chiuso delle case o addirittura anche nei garage. Situazione inconcepibile per chi è fermo da otto settimane e non percepisce il becco di un quattrino. Sia chiaro che si tratta di episodi che si verificano a Vittoria, così come a Comiso, a Ragusa, a Modica e in altri centri dell’ area iblea” riflette la segreteria del Mpsi ritenendo necessaria avviare una interlocuzione con il governatore Musumeci. “Anche noi siamo pronti a farci parte attiva per favorire il confronto, al fine di comprendere quali possano essere le possibilità per ripartire con il piede giusto. Siamo convinti che questi operatori debbano potere tornare a trarre benefici dalla propria attività senza dimenticare che gli stessi, finora, solo in piccolissima parte hanno ricevuto sostegni economici. Quindi, è necessario programmare un piano d’ aiuti più complessivo che riguardi anche tale ambito produttivo non dimenticando che è indispensabile andare avanti lungo la direzione della graduale riapertura, limitando però al massimo eventuali rischi”.Dalla parte di estetiste, parrucchieri e barbieri anche Francesco Tanasi segretario nazionale Codacons. “Già dal 4 maggio potrebbero riprendere le proprie attività, con il rispetto delle disposizioni di legge, ossia distanze minime nei locali e l’ uso di mascherine e guanti, al pari di quanto avviene oggi per numerosi esercizi”. Anche Tanasi mette l’ accento sulla questione legata all’ abusivismo.
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