Famiglie sempre più povere
-
fonte:
- Alto Adige
- Corriere delle Alpi
- Gazzetta di Mantova
- Gazzetta di Modena
- Gazzetta di Reggio
- Il Centro
- Il Mattino di Padova
- il Tirreno
- La Città di Salerno
- La Nuova Ferrara
- La Nuova Sardegna
- La Nuova Venezia
- La Provincia Pavese
- La Tribuna di Treviso
- Trentino extra
ROMA. La ricchezza delle famiglie fa fatica a recuperare le perdite subite dall’ inizio della crisi e la capacità di spesa torna a scendere. Nel terzo trimestre del 2010 il reddito disponibile è rimasto fermo rispetto al trimestre precedente mentre il potere d’ acquisto è sceso dello 0,5%, che diventa -1,2% se si guarda ai primi 9 nove dell’ anno appena passato. I portafogli si sono così alleggeriti e con il budget rimasto gli italiani hanno fatto fronte alle spese, in continua crescita, rinunciando ai risparmi. La propensione a mettere i soldi da parte ha, infatti, raggiunto nel periodo luglio-settembre il valore più basso da dieci anni. Per i consumatori il Codacons dice che la discesa dei redditi reali prosegue dal 2002. Sono questi i risultati del monitoraggio condotto dall’ Istat sui bilanci delle famiglie. E solo rispetto al 2009 si vede qualche miglioramento, almeno per il reddito disponibile lordo, destinato a consumi e risparmi, pari a 266 miliardi e 555 milioni di euro, che a fronte di una variazione nulla su aprile-giugno ha, invece, segnato un aumento su base annua dell’ 1,4%, (ma solo +0,4% nei primi 9 mesi del 2010). Le cifre, invece, restano negative e anzi peggiorano, se si guarda al potere d’ acquisto delle famiglie italiane, cioè il reddito in termini reali (212,181 miliardi di euro), che è sceso sia su base mensile che su base annua (-0,5%). E il calo è ancora più marcato se si considera il periodo gennaio-settembre (-1,2%). Insomma, i livelli pre-crisi rimangono ancora distanti e il confronto tendenziale con il terzo trimestre del 2008, ovvero due anni fa, lo dimostra, con riduzioni nette sia per il reddito disponibile (-1,9%) che per quello reale (-2,9%). Non c’ è, quindi, più spazio per il risparmio: gli italiani sono sempre meno formiche, la quota del reddito disponibile che viene accantonata è calata al 12,1%, un tasso così basso non si registrava dal primo trimestre del 2000. Mentre risulta più difficile contenere i consumi, con i cordoni della borsa che diventano sempre più lenti: nel terzo trimestre la spesa è salita sia in termini congiunturali (+0,8%) che sul piano tendenziale (+2,4%) e nei primi nove mesi del 2010 l’ aumento è stato del 2,2%. In crescita anche gli investimenti (fissi lordi), che comprendono anche l’ acquisto della casa (+0,6% sul trimestre).
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- ECONOMIA & FINANZA