14 Agosto 2009

Famiglie italiane sempre più indebitate

A Lodi, Roma e Milano il debito più alto

Secondo l’analisi condotta dalla Cgia di Mestre, inoltre, a livello provinciale sono Lodi, Roma e Milano le citta’ dove i nuclei familiari sono piu’ indebitati per le spese legate all’accensione di mutui per l’acquisto della casa, ai prestiti per l’acquisto di beni mobili, al credito al consumo, ai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili, ecc. I lodigiani, infatti, si attestano al primo posto della classifica con un debito che ammonta a 20.960,45 euro, seguiti dai cittadini della Capitale, dove l’indebitamento tocca la cifra di 20.953,6 euro. Al terzo posto Milano, dove le famiglie sono alle prese con spese non coperte pari a 20.857,3 euro. Quarta e quinta piazza per Trento (20.750,8 euro) e Reggio Emilia (20.105,4 euro). Per il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, questi dati hanno una doppia chiave di lettura. "Le province piu’ indebitate- si legge nel comunicato della Cgia- sono quelle che presentano anche i livelli di reddito piu’ elevati. E’ chiaro che tra queste famiglie in difficolta’ vi sono molti nuclei appartenenti alle fasce sociali piu’ deboli. Tuttavia, appare evidente che la forte esposizione di queste realta’, soprattutto a fronte di significativi investimenti avvenuti negli anni scorsi nel settore immobiliare, ci deve preoccupare relativamente. Altra cosa- prosegue Bortolussi- e’ quando analizziamo la variazione di crescita dell’indebitamento medio registrato tra il 2002 e il 2008. Al di sopra del dato medio nazionale troviamo molte realta’ provinciali della Puglia, della Campania e dell’Abruzzo. Cio’ sta a significare che questo aumento e’ probabilmente legato all’aggravarsi della crisi economica che ha indotto molte famiglie a ricorrere a prestiti bancari per affrontare questa difficile situazione". Ritornando all’analisi della Cgia, emerge anche un altro dato: a vivere con minore ansia la preoccupazione derivata da un debito nei confronti degli istituti di credito o degli istituti finanziari sono le famiglie sarde: in particolare quelle residenti nella provincia di Olbia-Tempio (3.259,5 euro), del Medio Campidano (3.053,9 euro), dell’Ogliastra (2.950,9 euro) e, infine, quelle di Carbonia-Iglesias (2.867,9 euro). Il record della crescita del debito delle famiglie avvenuta tra il primo gennaio 2002 e il 31 dicembre 2008, invece, appartiene alla provincia di Chieti: in questi 6 anni e’ stato del +117,85%. Segue Piacenza con un aumento del 117,01%, Reggio Emilia con +115,76 %, Caserta con +115,53% e Napoli con +110,78%. Chiudono la classifica Bolzano con il +42,76% e Potenza con +39,37%.  ASSOCIAZIONI CONSUMATORI: "L’inchiesta della Cgia di Mestre, secondo la quale dall’introduzione dell’euro ad oggi l’indebitamento medio delle famiglie italiane e’ cresciuto dell’81%, conferma quanto il Codacons va dicendo dal 2002: i prezzi sono raddoppiati e le famiglie, nel tentativo vano di mantenere un tenore di vita costante, sono state costrette ad indebitarsi. La crisi mondiale sta dando solo il colpo di grazia a questi consumatori che erano gia’ in grande difficolta’. Ecco perche’ in Italia, a differenza degli altri paesi di Eurolandia, sarebbe stato necessario che il governo concentrasse i suoi scarsi stanziamenti ad aiutare le famiglie indebitate, contribuendo cosi’ indirettamente a far lievitare il Pil grazie ad un rilancio dei consumi".  "Invece Tremonti e Berlusconi hanno puntato ad aiutare in primo luogo banche ed imprese, lasciando le briciole ai consumatori e limitandosi, per le famiglie, a due provvedimenti spot: 2,4 miliardi di euro per il bonus famiglie e 40 euro al mese di social card per 600.000 persone, a fronte di dati Istat secondo i quali il 19.1% della popolazione italiana, ossia circa 4 milioni e 633 mila famiglie, non arriva a fine mese, essendo poco sopra la soglia di poverta’" conclude il Codacons.

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