22 Giugno 2012

Famiglia senza gas ma la bolletta non c’ è Codacons denuncia

Famiglia senza gas ma la bolletta non c’ è Codacons denuncia

 FRANCAVILLA Il gestore stacca il gas a una famiglia di Francavilla senza aver mai inviato una bolletta. Il Codacons denuncia il caso alla procura ipotizzando l’ interruzione di pubblico servizio. Nell’ aprile del 2011, l’ utente aveva sottoscritto a casa un contratto con un nuovo gestore. Entro i 10 giorni successivi, aveva chiesto il recesso del contratto e il rientro alla vecchia società attraverso il Codacons, con una lettera inviata per conoscenza anche all’ autorità garante per l’ energia elettrica e il gas. Ieri mattina, però, il gas è stato tagliato. «Il comportamento tenuto da Enel Energia è assolutamente inqualificabile e contrario a qualsiasi norma di buon senso di convivenza civile», accusa il vice coordinatore regionale del Codacons Abruzzo, Vittorio Ruggieri, «Mi chiedo a cosa serva l’ autorità garante, se poi è incapace» di impedire «alle società che erogano l’ energia elettrica e il gas, di continuare a fare impunemente tutto ciò che vogliono. Dal canto nostro, oltre a chiedere che tale comportamento venga sanzionato dall’ autorità garante della concorrenza e del mercato e dalla polizia amministrativa presso la prefettura, stiamo trasmettendo tutta la documentazione alla procura di Chieti per interruzione di pubblico servizio. Ovviamente, in tal caso ci costituiremo parte civile insieme alla famiglia danneggiata per richiedere i danni». Nel frattempo, l’ Aca si difende dalle recenti contestazioni del Codacons su due presunte “bollette truffa” dell’ acqua, smentendo ogni addebito. «Purtroppo, ci troviamo dinanzi a un allarmismo ingiustificato sollevato dal Codacons, verso cui l’ Azienda si riserverà la possibilità di procedere presso tutte le sedi competenti per la tutela della propria immagine». Per la bolletta di 5.127,67 euro, relativa a un’ utenza di San Silvestro, l’ Aca spiega che «è stata annullata in data 5 giugno 2012 appena verificato l’ errore a seguito di una contestazione sollevata dallo stesso utente. La fattura corretta è stata riemessa il giorno successivo, per un importo di 3.946,56. euro. Il consumo fatturato si riferisce a ben cinque anni di consumo effettivo, a causa di un’ inversione dei due contatori rispetto ai reali utilizzatori. Tale inversione, infatti, ha determinato l’ errato conteggio e, conseguentemente, la necessità di annullare e riemettere la fattura. Lo stesso Codacons, in data 5 giugno 2012, ci ha inviato una lettera per segnalare il disguido e lo stesso giorno i nostri uffici hanno provveduto a verificare il reclamo». Riguardo l’ altra bolletta di 914,23 euro corrispondente a un’ utenza di piazza Sirena, «a un primo controllo, il contatore risultava essere montato al rovescio e senza gli appositi sigilli», afferma l’ Aca, «Tale inversione ha determinato una prima lettura di 1.477 metri cubi dell’ 11 agosto 2010 e una seconda lettura di 1090 metri cubi del 3 marzo 2011. Dopo aver effettuato le dovute verifiche, è stata emessa la fattura di 914,23 euro corrispondente ai consumi effettivi. Di fronte a tale atto fraudolento, l’ Azienda avrebbe potuto adire un’ azione penale, mentre si è limitata a conteggiare i metri cubi registrati a ritroso addebitandoli quali consumi». «La risposta incomprensibile dell’ Aca parla da sola»,controbatte il Codacons, «Il reclamo per la bolletta di 5.127,67 euro lo abbiamo inoltrato il 1° giugno 2012 e a questo reclamo non è stato dato alcun riscontro. Per la fattura del contatore che girava al rovescio, l’ Aca avrebbe dovuto sporgere denuncia-querela contro ignoti e rifatturare il consumo su base storica vista l’ evidente anomalia, tenendo conto dell’ acconto di 425,01 euro versato il 28 gennaio 2011. Nulla di tutto questo è stato fatto». Giuseppina Gherardi ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
 
 

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