Ex sub agente Generali accusato da clienti per polizze “anomale”
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fonte:
- La Nuova Ferrara
Si aspettavano d’incassare importi rilevanti in denaro, frutto dei loro investimenti in polizze. «Invece si sono trovati in situazione debitoria dovendo onorare premi di polizze di cui non conoscevano nemmeno l’esistenza». In questa sgradita situazione si sono venuti a trovare due clienti, marito e moglie, dell’agenzia Generali Baluardi di Ferrara, che si sono rivolti a Codacons per tutelarsi. L’associazione consumatori punta il dito sul «comportamento non adeguato di un sub agente», nei confronti del quale è stata depositata una «denuncia in Procura». Il caso della coppia, che stava progettando di comprarsi casa con i frutti degli investimenti finanziari e invece si è sentita chiedere altri soldi, non sarebbe però isolato.La conferma viene dalla stessa agenzia, guidata da Giancarlo Bechicchi, che attraverso il legale Marcello Vescovi fa sapere di aver «risolto il rapporto con il sub agente in questione già a febbraio»,e di aver presentato nei suoi confronti un «esposto all’autorità di vi-gilanza Ivass e uno in Procura a Ferrara». Di cosa si tratta? Anzitutto è bene precisare che non si sta parlando di ammanchi, cioè di appropriazione indebita di soldi dei clienti. Questi soldi in sostanza non sono spariti. Si tratterebbe appunto di sottoscrizioni di polizze in numero e tipologia non riconosciuta dai clienti (e qui bisognerebbe capire che tipo di rendicontazione veniva effettuata), i quali quindi si sono trovati ad un certo punto del loro percorso d’investimento in una condizione inaspettata e non “condivisa”. Non c’è comunque ancora una stima del danno complessivo derivato dai comportamenti attribuiti al sub agente. Il Codacons si dice disponibile «ad affiancare i clienti di Generali spa là dove necessario, per redigere reclami e denuncia querela»,e invita già l’agente generale «a valutare una soluzione concordata», utilizzando strumenti come l’assicurazione professionale; in caso di mancato accordo, conclude il presidente regionale dell’associazioneassociazione, Bruno Barbieri, c’è l’invito ad affiancarli «nel procedimento penale che dovesse essere radicato dalla Procura della Repubblica, qualora ravvisasse profili penalmente rilevanti nei fatti occorsi». Bisogna in effetti sottolineare che la denuncia Codacons è stata inoltrata qualche giorno fa, mentre non ci sono ancora riscontri su quella presentata in precedenza dall’agente generale. In attesa di approfondire gli aspetti penali, il sub agente ha fatto sapere di sentirsi «completamente estraneo ai fatti» denunciati dalla coppia, rimarcando gli oltre dieci anni di lavoro in Generali Baluardi dalla quale, sottolinea, si è dimesso volontariamente il 24 febbraio. Le denunce dell’agente generale? Riconducibili, è la sua versione, a contrasti con l’ex datore di lavoro. Risulta tra l’altro che l’agente stia tuttora operando sul mercato con un’altra compagnia, in attesa delle decisioni Ivass.
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