1 Giugno 2021

EX ILVA: DOPO SENTENZA GOVERNO RESTA A GUARDARE. GRAVISSIME PRESE DI POSIZIONE DEI MINISTRI CINGOLANI E GIORGETTI

     

    DRAGHI E GOVERNO SIANO SOSPESI DALLE LORO FUNZIONI. ISTANZA A PROCURA DI TARANTO PERCHE’ NOMINI UN COMMISSARIO CHE PROVVEDA A CONFISCA IMMEDIATA DELL’AREA A CALDO

    Dopo la sentenza della Corte d’Assise di Taranto sull’ex Ilva il Governo resta a guardare, con i Ministri Giorgetti e Cingolani colpevoli di totale immobilismo in attesa delle decisioni del Consiglio di Stato e dei ricorsi d’appello che saranno presentanti contro le condanne inflitte ieri.
    Quanto dichiarato dai Ministri dell’ambiente e dello sviluppo economico è uno schiaffo alla città di Taranto e ai tanti malati che da anni chiedono giustizia – spiega il Codacons – Non si può pensare di attendere le future decisioni che saranno adottate negli altri gradi di giudizio prima di dare attuazione pratica all’ordine della Corte d’Assise che, come noto, ha disposto la confisca dell’area a caldo.
    Per questi i due ministri dell’esecutivo Draghi e lo stesso Premier devono essere sospesi dalle loro funzioni relativamente alla gestione del caso Ilva, anche attraverso Invitalia, finché non avranno provveduto a mettere in sicurezza l’area a caldo.
    In tal senso il Codacons depositerà domani una formale istanza alla Procura di Taranto chiedendo di dare esecuzione immediata alla decisione della Corte di confiscare l’area a caldo, anche attraverso la nomina di un commissario ad acta che si sostituisca al Governo, in quanto la grave situazione dell’inquinamento di Taranto non permette di attendere fino al giudizio della Cassazione, trattandosi di interessi primari che riguardano la salute dei cittadini.

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