4 Luglio 2002

Euro rincari, venerdì stop agli acquisti

Tutto pronto per la giornata nazionale di astensione dalle compere per protestare contro i prezzi selvaggi

Euro rincari, venerdì stop agli acquisti




Consumatori all`appello, venerdì sarà la giornata nazionale di astensione dall`acquisto per protestare contro gli euro rincari selvaggi.
Sulla scia della protesta e relativa astensione dai consumi promossa ad inizio settimana in Germania ora arriva la possibilità anche per i consumatori italiani di manifestare il proprio eventuale disappunto per tutti gli ingiustificati aumenti che vuoi gli arrotondamenti selvaggi, vuoi la furbizia di qualche comerciante con pochi scrupoli, stanno pesantemente alleggerendo i taccuini dei consumatori e buttando in rosso i budget familiari di più di qualcuno.

A promuovere l`iniziativa, “che per dare un segnale forte che inverta questa tendenza ha bisogno della partecipazione di tutti i consumatori“, le associazioni Adoc, Adusbet, Codacons e Federconsumatori che hanno anche stilato una sorta di piano d`astensione dai consumi. E così per venerdì chiunque si senta un po` imbrogliato da tutti questi piccoli e grandi aumenti ingiustificati il protocollo d`astensione prevede una vera e propria lista di acquisti e spese che possono essere anticipate o posticipate. Evitare – secondo la guida pratica diffusa dalle quattro associazioni – di acquistare caffè cappuccino e quant`altro nei bar, utilizzare i telefoni se non in caso di assoluta necessità, di prendere taxi e mezzi pubblici e via dicendo, non tralasciando di saltare per un giorno una serata al cinema o la teatro, di comprare le sigarette di fare benzina e spedire posta.

Un`astensione totale dai consumi, quella suggerita dalle associazioni, che vuole dunque mettere l`accento sul danno economico sofferto dai consumatori e che vuole portare sul banco degli imputati anche l`Istat. Le quattro associazioni, infatti, hanno anche chiesto un confronto con l`istituto di Statistica per capire le modalità di rilevamento dei prezzi che costituiscono il paniere.

“Come in tutta italia anche a Mestre i consumatori sono allarmati e soprattutto preoccupati. – spiega Michele Boato della Federconsumatori – E` aumentato quasi tutto. Il biglietto del cinema, le consumazioni in bar, ristoranti e pizzerie, le tariffe telefoniche, le assicurazioni. Aumenti che giocano sul meccanismo psicologico della moneta pesante e che traggono in inganno i consumatori, salvo poi emergere prepotentemente quando uno a fine mese fa i conti. Emblematico il caso di un calzolaio in via Miranese che prima dell`euro faceva pagare i tacchi 5 mila lire, ora vuole 10 euro. Un caso limite, ma in media ci sono stati aumenti anche nell`ordine del 20 per cento.“

“Con la campagna d`astensione a tutela del taccuino, allora, il consumatore avrà la possibilità di manifestare il proprio disappunto e far capire che in realtà s`è accorto degli aumenti diffusi e che non vuole continuare ad essere vittima ma diventare parte attiva nel mercato.“ E, sulla spinta emotiva del momento, Boato rilancia. “Sarebbe opportuno prevedere nella Costituzione stessa la tutela del consumatore. – prosegue – Alcune leggi sono state fatte, ma la strada da percorere è ancora lunga.“

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