13 Luglio 2013

Estimi, Perrone replica: «Nessuna bocciatura»

Estimi, Perrone replica: «Nessuna bocciatura»

 

LECCE – Non ci sarebbe sconfitta per l’ amministrazione comunale nel pronunciamento con cui il Tar ha bocciato tout court le procedure di riclassamento immobiliare attivate dall’ Agenzia del Territorio e le deliberazioni del Comune che, nel 2010, diedero impulso a quell’ iter. Il concetto è stato scandito ieri pomeriggio dal sindaco Paolo Perrone che, insieme agli assessori Attilio Monosi (Bilancio) e Gigi Coclite (Contenzioso), ha convocato i giornalisti per una conferenza stampa. «Abbiamo sentito e letto che questa sarebbe una sentenza contro il Comune di Lecce – è stato l’ incipit del sindaco -, ma vorrei ricordare che l’ ente ha partecipato con un proprio ricorso e che il Tar non si è espresso perché già lo aveva fatto su un altro ricorso proposto dal Codacons. Se poi surrettiziamente si cerca di mistificare il comportamento dell’ amministrazione non credo che questo sia un atteggiamento apprezzabile, ma di una brutta politica». Perrone ha così ripreso il filo di un discorso che aveva avviato già l’ altro ieri, subito dopo l’ annuncio della decisione del Tar dato dal Codacons che, insieme Adoc e Adusbef, aveva impugnato gli atti del Comune e dell’ Agenzia del Territorio sugli estimi. A caldo il sindaco aveva interpretato come un «successo» per il Comune l’ esito della vicenda giudiziaria. Opinione che Perrone non modifica minimamente a distanza di 24 ore. «L’ attività di riclassamento partiva da un impulso dell’ amministrazione – rammenta il sindaco – che, nel 2010, aveva chiesto all’ Agenzia del Territorio un ridefinizione dei valori catastali. In quel periodo storico era una decisione giusta e motivata. Le rendite catastali di Lecce erano le più basse della Puglia e il classamento non si faceva da diverso tempo. Per evitare che il proprietario di un edificio del centro storico pagasse quanto uno che ha una casa ai Salesiani abbiamo chiesto il riclassamento. Poi il mondo è cambiato e sugli immobili è stata imposta una nuova tassazione. Le rendite, attraverso il decreto Monti, sono state incrementate del sessanta per cento. L’ amministrazione così ha chiesto all’ Agenzia del Territorio di sospendere i procedimenti fino a quando fosse rimasta in piedi la normativa vigente». Il riclassamento origina da due deliberazioni di giunta comunale, la 639 del 29 luglio 2010, con cui si diede il via libera alla rivalutazione, e la 746 dell’ 11 ottobre 2010 emanata a completamento della prima. L’ Agenzia del Territorio procedette a riclassare gli immobili e a notificare i relativi avvisi ai proprietari. Si sollevò un vespaio di polemiche perché la perequazione catastale avrebbe prodotto l’ innalzamento delle imposte sugli immobili, tra cui l’ Imu. Secondo Coclite «i motivi del Comune coincidevano con quelli dei cittadini», e inoltre «è stato ristabilito quel principio di equità che sottolineò proprio Antonio Torricelli, (consigliere del Pd, ndr )». A giudizio di Attilio Monosi «l’ avvento dell’ imu è stata una sorta di interdizione sul procedimento avviato e probabilmente qualcuno usa la proroga posizione di rappresentanza per togliersi qualche sassolino dicendo che hanno vinto contro il Comune». Ma non è finita. Per oggi alle 11, sull’ argomento estimi, le associazioni dei consumatori hanno annunciato una conferenza stampa. Antonio Della Rocca RIPRODUZIONE RISERVATA.

antonio della rocca

 

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