Estate a ostacoli per chi usa il trasporto pubblico
-
fonte:
- Il Mattino
I conducenti di bus e treni vanno in ferie ma una buona percentuale di napoletani la vacanza ha deciso di non farla oppure non se la può permettere, e deve fare i conti con un servizio più che dimezzato. Del caso Anm si è parlato sul «Mattino» di ieri, con i vertici della società pronti a fare ammenda («Abbiamo calcolato male il flusso di passeggeri…») e promettere che, dall’anno venturo, si colmerà la falla ricorrendo all’assunzione di lavoratori stagionali. Ma ecco che una nuova bufera si abbatte sui binari della Cumana, direttrice privilegiata dai pendolari del mare (dalla città conduce verso Pozzuoli, Arco Felice e Torregaveta) e da chi, per lavoro o per fare acquisti, deve spostarsi rapidamento tra il centro storico, Fuorigrotta e Bagnoli. Ridotta la frequenza delle corse (il tempo d’attesa aumenta da dieci a venti minuti, quando va bene), diminuisce anche il numero di vagoni agganciati alla motrice: soltanto due carrozze tra le 8.30 e le 9, in pieno orario di punta. Il risultato: nervi a fior di pelle, caldo insopportabile e una calca da svenire. Tant’è che qualcuno è svenuto sul serio. La proteste fioccano e hanno raggiunto anche il Codacons, che sul caso Cumana ha presentato un esposto alla Procura. «Una situazione insostenibile – commenta l’avvocato Giuseppe Ursini, copresidente nazionale e fiduciario regionale del comitato per la tutela dei consumatori, nonché firmatario della denuncia – purtroppo non si tiene conto del fatto che Napoli non si è svuotata per niente e che ha bisogno di servizi adeguati alle necessità di sopravvivenza in città. Gli utenti del trasporto pubblico sono penalizzati da pesanti disagi: ma non va meglio a chi si sposta in auto, tra cantieri e dispositivi di traffico che vengono modificati in continuazione senza dare una corretta informazione. Il caso di via Marina è emblematico, chi deve percorrerla ogni giorno rischia di impazzire». Da un’altra associazione di consumatori, Telefono Blu, arriva il manuale di sopravvivenza per evitare piccole e grandi truffe. Poche regole indirizzate in particolare alle fasce sociali più esposte ai raggiri, gli anziani. Primo consiglio, occhio agli impostori. Suonano alla porta, si presentano come impiegati di banca, di posta, di enti pensionistici e chiedono soldi: meglio non aprire. Quando invece è l’inquilino a chiedere l’intervento dall’esterno, magari di un idraulico, il rischio è quello di dover fronteggiare spese da brividi: preferibile chiedere il preventivo prima ancora che il prefessionista apra la borsa degli attrezzi. Per Telefono blu, al di là dei guasti al lavandino, per qualsiasi tipo di intervento chiesto a un artigiano, il preventivo non deve superare i 30 euro all’ora. Se la richiesta di denaro è superiore, la truffa è dietro l’angolo. Ma i pericoli non finiscono sull’uscio di casa. Per strada i malfattori avvicinano gli anziani con la scusa di prestare aiuto, ma l’obiettivo è il portafogli. Attenzione anche su treni e autobus, luoghi prediletti dai borseggiatori. Per chi resta in città conviene anche documentarsi sugli esercizi aperti: è possibile chiedere l’elenco al Comune e alle sedi locali di Ascom e Confesercenti. Nei negozi, poi, occhio ai saldi: negli scaffali – avverte Telefono Blu – è possibile trovare merce degli anni precedenti e difficoltà nel cambio. A tutela dei consumatori, l’associazione ha attivato un centralino che risponde al 199443378 per raccogliere denunce da parte dei cittadini. Per i napoletani, il numero fisso da contattare è lo 0810190081. I consumatori possono segnalare vendite con cifre astronomiche, risarcimenti per vacanze-truffa, disservizi e anche per chiedere consigli su acquisti e utenze. E hanno a disposizione la consulenza di oltre sessanta legali. Per informazioni, www.telefonoblu.it/perchiresta.htm.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Tags: 0810190081, 199443378, anziani, arco felice, artigiano, ascom, attesa, auto, autobus, bagnoli, Banca, Borseggiatori, calca, cantieri, carrozze, centralino, conducenti, Confesercenti, cumana, denaro, denuncia, direttrice, Disagi, ferie, fuorigrotta, Giuseppe Ursini, idraulico, impostori, lavandino, lavoratori stagionali, malfattori, mattino, motrice, napoletani, napoli, passeggeri, pendolari, portafogli, poste, pozzuoli, Procura, proteste, telefono blu, Torregaveta, traffico, trasporto pubblico, treni, truffe, vacanza, vagoni, via marina