8 Marzo 2016

Esposto per bloccare l’ ingresso in Borsa di Popolare Vicenza

Esposto per bloccare l’ ingresso in Borsa di Popolare Vicenza l’ ha presentato il codacons che chiede anche un sequestro cautelativo delle azioni. cisl: sì alla spa unica scelta possibile

di Nicola Brillo wVICENZA Sulla strada “nuova” Banca Popolare di Vicenza spa ora pende anche un esposto del Codacons alla Consob. Sabato è arrivato il via libera dall’ assemblea di Gambellara e ieri l’ associazione dei consumatori ha chiesto l’ intervento dell’ autorità di controllo di Piazza Affari per vietare la quotazione in borsa dell’ istituto vicentino. «È necessario tutelare gli azionisti della banca che sono stati pesantemente danneggiati sotto il profilo patrimoniale a causa della drastica riduzione del valore dei titoli», spiega il Codacons che, contestualmente, ha presentato un esposto in Procura in cui si chiede il sequestro presso l’ istituto del valore delle azioni detenute dai risparmiatori; «I vertici dell’ istituto vicentino avevano optato per un adeguamento al ribasso del valore delle azioni (da 62,5 a 48 euro), in netta “controtendenza” rispetto a quanto attribuito alle medesime negli anni precedenti», sostiene Codacons «inoltre gli azionisti si sono trovati nell’ impossibilità di liquidare le proprie posizioni in quanto i titoli erano dichiaratamente illiquidi. Sulla illiquidità delle posizioni in Banca Popolare di Vicenza, diversi azionisti ci avevano segnalato la mancanza della necessaria trasparenza informativa. La disciplina comunitaria prevede invece il dovere per gli intermediari di agire “in modo onesto, equo e professionale per servire al meglio gli interessi dei clienti”». Intanto, nonostante la vittoria dei sì, l’ associazione dei soci della Popolare di Vicenza che fa capo a don Torta, esprime soddisfazione: «Sabato abbiamo realizzato una grande vittoria, Iorio pur di convincere a votare sì ha dato si è impegnato a rimborsare gran parte dei soci, in altre parole la banca risarcirà coloro che in passato hanno chiesto di vendere le loro azioni e sono stati “scavalcati” da clienti eccellenti o privilegiati»; secondo i seguaci del parroco anti-usura di Dese, «molti dei soci hanno lamentato la non evasione dell’ ordine di vendita delle loro azioni. La banca ha ricostruito l’ ordine cronologico di vendita e coloro che sono stati scavalcati saranno risarciti». A ciò si aggiunge la promessa di aprire dei tavoli di confronto «per valutare quello che è accaduto e far fronte alle richieste dei soci». Un appoggio alla trasformazione in spa è arrivato invece dalla Cisl-First; «L’ aver votato per la trasformazione in spa della Popolare è stata una scelta necessaria per la sopravvivenza della banca e la tutela dell’ occupazione», commenta il segretario del sindacato Giulio Romani «ora è necessario ricostruire il rapporto fiduciario fra istituto, clienti e dipendenti, promuovendo un’ azione di responsabilità nei confronti del top management colpevole di una gestione sciagurata, per cui la magistratura ipotizza addiritura l’ associazione a delinquere».
nicola brillo

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this