21 Maggio 2021

Ergastolo per il barelliere che uccideva i pazienti

Ergastolo  per  Davide  Garofalo,  46  anni  di  Adrano,  coinvolto  nell’inchiesta  «Ambulanza  della  Morte»,  accusato  di  omicidio  aggravato  estorsione  aggravata  dal  metodo  mafioso.  L’uomo  avrebbe  provocato  la  morte  in  qualità  di  barelliere,  dopo  avere  iniettato  aria  nelle  vene,  tre  pazienti:  si  tratta  di  due  uomini  una  donna.  Secondo  la  Procura,  ha  agito  cosi  perchè  puntava  guadagnare  200-  euro  di  «regalo»  che  la  famiglia  del  de-  gli  avrebbe  dato  per  la  vestizione  della  salma.  Soldi  che  sarebbero  stati  poi  divisi  con  clan  mafiosi  di  Biancavilla  Adrano  La  sentenza  è  stata  emessa,  nel  primo  pomeriggio  di  ieri,  dai  giudici  della  prima  sezione  della  Corte  d’assise  di  Catania.Garofalo  ha  assistito,  in  videoconferenza  dal  carcere  di  Siracusa  dove  è  detenuto,  alla  lettura  della  sentenza.  La  pubblica  accusa  rappresentata  dal  sostituto  Andrea  Bonomo,  in  sede  dibattimentale,  aveva  chiesto  la  condanna  dell’imputato  30  anni  di  reclusione.  Inoltre  la  Corte  ha  condannato  Garofalo  all’isolamento  diurno  per  un  anno  due  mesi  ed  al  pagamento  delle  spese  processuali  di  mantenimento  in  carcere.  Interdetto  in  perpetuo  dai  pubblici  uffici  decaduto  dalla  patria  potestà;  deve  risarcire  tutte  le  parti  civili  costituitesi  in  giudizio:  complessivamente  circa  400  mila  euro  ai  familiari  delle  vittime,  all’Asp  di  Catania,  al  il  Comune  di  Biancavilla,  alle  le  associazioni  «Consitalia»,  «Codacons»,  «Articolo  32-  «Obiettivo  Legalità»,  «Asso-  Italiana  per  diritti  del  malto  del  cittadino»,  associazione  antiracket  «Libera  Impresa».   andato  il  processo  – afferma  l’avvocato  di  parte  civile  Alfina  D’Oca  aspettavamo  una  condanna,  perché  le  consulenze  medico  legali  non  hanno  lasciato  dubbi  in  ordine  alla  responsabilità».  legale  di  Garofalo,  l’avvocato  Turi  Liotta  è  pronto  all’appello  ma  prima  vuole  leggere  le  motivazioni  che  hanno  portato  alla  condanna  all’ergastolo  per  il  suo  assistito.  Sul  caso  hanno  indagato  i  carabinieri  della  compagnia  di  Paternò  e  del  comando  provinciale  di  Catania.Nell’ambito  dello  stesso  procedimento  è  imputato,  per  un  altro  decesso,  il  barelliere  Agatino  Scalisi,  ma  il  processo,  che  pure  si  celebra  con  il  rito  abbreviato, non  è  stato  ancora  definito.  Nel  corso  delle  udienze  è  stato  ascoltato  in  videoconferenza,  qualità  di  testimone  di  giustizia  anche  Luca  Arena,  che  denunciò  la  vicenda  al  programma  televisivo  le  «Iene».  Nel  2012,  secondo  il  collaboratore,  iniziarono  gli  accordi  con  le  associazioni  di  tipo  mafioso,  poiché  la  quantità  di  lavoro  che  erano  riusciti  a  svolgere  in  poco  tempo  aveva  attirato  la  loro  attenzione.  Le  associazioni  mafiose  del  territorio  attive  a  Paternò,  Biancavilla  e  Adrano,  imposero  la  loro  gestione  alle  ambulanze  e  la  presenza  di  Davide  Garofalo  e  Agatino  Scalisi.

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this