Erano stati 1.210 euro nel 2007; ora se ne perevedono per il 2008 almeno 1.360
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fonte:
- Il Messaggero
Erano stati 1.210 euro nel 2007; ora se ne perevedono per il 2008 almeno 1.360. A tanto, secondo Adusbef e Federconsumatori, ammonterà la stangata, il salasso aggiuntivo risultate da aumenti vari e fitti, che andrà ad appesantire ulteriormente il bilanci odelel famiglie italiane. Ammenoché il governo – aggiungono le due associazioni – non decida di intervenire drasticamente. E il governo ieri un segnale lo ha dato. Attraverso un emendamento alla Finanziaria “sdoganato“ ieri dalla Commissione Bilancio della Camera e che, a fine iter in aula, istituirà il cosiddetto “mister prezzi“, la figura cioè del garante sul fronte rincari, che siederà nel ministero dello Sviluppo guidato da Pierluigi Bersani. Il ruolo delineato dal testo dell`emendamento per il garante è sostanzialmente di sorveglianza. Ma proprio i consumatori vorrebbero poteri più incisivi, e anche sanzionatori, assegnati alla nuova funzione. E, a sostegno della loro tesi, elencano la ridda di voci che andranno, sommandosi, a formare il maxiaggravio da 1.360 euro in media a famiglia. Gli aumenti in arrivo indicati dalle due associazioni dei consumatori toccano tutte le bollette energetiche (dipendenti dall`andamento dei prezzi del petrolio), in primis elettricità e gas; e poi RcAuto, acqua, rifiuti. Ma, ed è una spinosa novità, anche i generi di prima necessità, a cominciare dagli alimentari, che hanno visto il costo del “carrello“ salire nel 2007 di quasi 400 euro, con rincari del 22% per la pasta e del 15% per pane, latte e formaggi, voci su cui nel 2008 Adusbef e Federconsumatori paventano un nuovo balzo da 420-440 euro a famiglia. Il varo di mister prezzi “è certo positivo“, commentano dunque le due associazioni, purché “abbia anche poteri sanzionatori“. Sulla stessa linea anche il Codacons, secondo cui “non serva sorvegliare i prezzi al dettaglio se non si ha reale potere di intervento“. L`Adu parla addirittura di “presa in giro per i consumatori“ vito che “non c`è alcun potere in merito“. L`ipotesi di inserire in manovra il garante dei prezzi era stata già discussa nell`iter della manovra al Senato, con un emendamento al decreto collegato. La questione era stata però poi rinviata in sede di discussione della Finanziaria. L`emendamento definitivo, passato ieri in Commissione Bilancio, era stato depositato dal relatore l`altroieri sera. UIn dettaglio, istituirsce presso il ministero dello Sviluppo il Garante per la sorveglianza dei prezzi, che sovrintende alla tenuta ed elaborazione delle informazioni richieste a Camere di Commercio, Istat, ministero delle politiche agricole e presidenza del Consiglio (dipartimento programmazione economica) “per i servizi di pubblica utilità“. Mr Prezzi si avvarrà per la circolazione delle informazioni del “portale delle imprese, dei consumatori e dei prezzi“, e sarà nominato dal presidente del Consiglio, su proposta del ministro allo Sviluppo, e scelto tra i dirigenti di prima fascia dello stesso ministero. Il Garante resterà in carica tre anni e la sua missione sarà essenzialmente riferire le dinamiche ed eventuali anomalie dei prezzi al ministro di riferimento, che provvede alla formulazione di segnalazioni all`Antitrust.
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