25 Maggio 2012

EQUITALIA: AL VIA TASK FORCE PER ASSISTERE CITTADINI E IMPRESE

EQUITALIA: AL VIA TASK FORCE PER ASSISTERE CITTADINI E IMPRESE LA TASK FORCE VA ALLARGATA. IL CODACONS CHIEDE DI ESSERE SENTITO

Oggi e’ stata raggiunta un’intesa tra i vertici di Equitalia e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro per dare il via ad una task force congiunta che avrà il compito di analizzare situazioni critiche, come imprese che dichiarano di ricevere cartelle per tributi già pagati o oggetto di sentenza favorevole a seguito di un contenzioso.
Per il Codacons l’iniziativa, per quanto positiva, non è sufficiente. L’idea di una task force era stata lanciata dalla stessa associazione di consumatori nei giorni scorsi con una lettera appello al presidente del Consiglio e al presidente della Repubblica, ma è evidente che, per essere realmente efficace, deve investire molti più soggetti e non deve limitarsi ad applicare meglio le regole esistenti ma a cambiarle. Per questo occorre inserire nella task force anche i ministeri e le commissioni parlamentari competenti, oltre alle associazioni di consumatori.
Il Codacons, comunque, chiede di essere convocato da questa task force, per poter evidenziare almeno le maggiorazioni illegali per le cartelle relative alle violazioni al Codice della strada comminate dai Comuni. Ai destinatari di tali cartelle, infatti, oltre alla somma dovuta a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria comminata per la violazione al CdS, si richiede, illegalmente, anche la maggiorazione del 10% a semestre, 20% all’anno, per il ritardato  pagamento. Cosa illegale, come già stabilito da numerose sentenze.
La cosa assurda è che i Comuni, avendo 5 anni di tempo per far giungere la cartella esattoriale, più tempo ci mettono a notificare più ci guadagnano. Come dire, un piccolo conflitto di interessi che andrebbe risolto con una modifica normativa che stabilisca una sanzione fissa al posto di interessi semestrali a cui, semmai, applicare i soli interessi legali. Non è, infatti, accettabile che il cittadino paghi di più, e così tanto, solo per il ritardo e l’inefficienza della Pubblica amministrazione nel notificare le cartelle esattoriali.

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