ENERGIA: AUTHORITY; E` CARO BOLLETTE,ENI-ENEL DOMINANTI
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fonte:
- Ansa
AGGRAVIO PER MADE IN ITALY; PESA PETROLIO MA ANCHE ONERI SISTEMA
(ANSA) – ROMA, 6 lug – In Italia è caro-bollette con molti
utenti – tra cui le industrie del made in Italy – che pagano
conti assai più salati rispetto al resto d`Europa. Colpa della
dipendenza eccessiva della penisola dal petrolio, i cui prezzi
sono “ai limiti della sopportabilita“. Ma anche degli oneri di
sistema (l`11,5% della tariffa) che gravano sulle bollette e che
l`Authority suggerisce di rivedere. E ancora di alcune
“criticità“. Tra le quali il peso ancora “dominante
dell`Enel e dell`Eni“ sui rispettivi mercati. Il presidente
dell`Authority per l`Energia, Alessandro Ortis, si dice
“amareggiato“ degli ultimi rincari della luce e del gas ma
sottolinea che erano “doverosi“. E spiega – di fronte al gotha
dell`Energia ed al presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano – che la dipendenza dell`Italia dall`oro nero pesa.
Negli ultimi 5 anni le quotazioni internazionali del barile di
oro nero sono salite del 270%, molto più di quanto sono
aumentate le tariffe di luce e gas in Italia (+41,1% a valori
nominali, +22,3% a valori reali dal `99 la luce; +18% nominale e
+2,7% reale il gas dal 2000). Quelli delle bollette sono stati
pero` “aumenti rilevanti“ che “hanno oscurato“ i benefici
delle prime fasi delle liberalizzazioni. Aperture dei mercati
alla concorrenza nelle quali comunque “permangono forti
criticità“ in tutta Europa. E sulle quali in Italia pesa anche
una “insufficiente concorrenza“, prosegue Ortis puntando il
dito sull`Enel e, soprattutto, sull`Eni. Il gruppo elettrico –
dice è tra gli operatori “in grado di controllare i prezzi“
in alcuni periodi o zone, aggiunge Ortis mentre l`ad della
società Fulvio Conti non tarda a replicare con un “non è
vero: l`Authority estrapola episodi limitati nel tempo e nello
spazio“, dice il manager Enel pur sottolineando di “rispettare
l`opinione“ di Ortis.
Sul fronte Eni, la presa di posizione di Ortis è ancor più
incisiva: “domina l`85% della produzione nazionale“,
“controlla l`approvvigionamento dall`estero“ e “lo stoccaggio
nonché il mercato della vendita finale“. L`Authority torna
così a sollecitare la cessione “proprietaria“ – la sola
“separazione societaria non basta“, dice Ortis – di Snam Rete
Gas e della Stogit (la società degli stoccaggi) ed i diritti di
transito transfrontalieri. I vertici di Eni – l`ad Paolo Scaroni
ed il presidente Roberto Poli – ascoltano la relazione. Ma non
vogliono rilasciare dichiarazioni: si limitano a dare un `no
comment` lasciando l`assemblea al termine dei lavori.
Sul fronte delle tariffe l`Authority nelle sue tabelle
fotografa una situazione che vede l`Italia soffrire costi ben
più alti della media europea: +40% per le famiglie con alti
consumi, dal 10 al 35% in più per le imprese del made in Italy,
penalizzate sul fronte della competitività. Come ricordato
anche dal direttore generale di Confindustria Maurizio Beretta
che, sottolineando i “molti punti di contatto“ tra la diagnosi
di Ortis e le “preoccupazioni“ degli industriali, sollecita
“la terapia“: più concorrenza e infrastrutture,
rigassificatori in prima linea.
“Attenzione“, su fronte della lotta al caro-bollette,
meritano comunque anche gli oneri di sistema, tutta quella serie
di voci e aggravi che pesano sulle tariffe senza aver nulla a
che vedere con i costi di produzione, trasporto e distribuzione
della luce. Si tratta – spiega Ortis – di componenti tariffarie
“non trascurabili“ che pesano per circa l`11,5% del costo
finale. E, tra queste, l`Autorità torna a puntare il dito sul
Cip6, sugli incentivi cioé alle produzioni da fonti rinnovabili
e assimilate. E apre lo spiraglio a qualche modifica: “abbiamo
assunto una recentissima iniziativa – dice Ortis – tesa a
rendere, laddove possibile, lo schema di incentivazione sempre
più aderente ai costi evitati al sistema elettrico nazionale“.
Insomma, lascia intendere, si “tenta una riduzione, senza
ledere i diritti acquisiti“. Anche perché riducendo il peso
degli oneri di sistema si creano spazi per poter intervenire
anche sulle tariffe, aggiunge senza voler quantificare i
possibili vantaggi e mettendo in guardia su un altro rischio
rincaro, quello legato al mercato delle emission trading che
solo quest`anno peserà sulle tariffe per un 1%.
Sulle tariffe Ortis annuncia anche una tariffa sociale,
riservata alle famiglie in difficoltà e a coloro che usano
macchine salva-vita ad alti consumi. L`Authority sollecita così
il Governo ed il Parlamento a esprimersi sull`atteso Isee (i
parametri in base ai quali identificare le categorie veramente
bisognose) per rivedere l`attuale fascia sociale. E superare il
paradosso delle attuali agevolazioni domestiche che vedono un
single ricco pagare bollette meno care – in virtù dei bassi
consumi – rispetto a famiglie numerose e meno abbienti.
“Relazione molto chiara“, è il commento del Garante
Antonio Catricalà mentre i consumatori del Codacons – che
stimano in 128 euro l`impatto dei rialzi delle bollette 2006 –
chiedono all`Authority l`eliminazione dei monopoli e delle
posizioni dominanti. E, ancora, Confapi chiede un provvedimento
per le pmi e Confartigianato dice di veder confermate “le
preoccupazioni“ del settore, stimando in 9 miliardi l`anno le
proprie bollette rispetto ai competitors Ue. (ANSA).
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