25 Giugno 2002

Enel-Infostrada, tutto da rifare

Annullata la sentenza del Tar del Lazio: per l`acquisizione potrebbero essere necessari nuovi paletti

Enel-Infostrada, tutto da rifare

Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso dell`Antitrust

Milano – Un nuovo stop all`operazione Enel-Infostrada. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell`Antitrust, annullando la sentenza del Tar del Lazio che aveva dato il via libera all`acquisizione dell`operatore di tlc da parte del colosso elettrico. Il massimo organo di giustizia amministrativa ha contestualmente annullato anche la condizione che a suo tempo l`Authority presieduta da Giuseppe Tesauro aveva posto all`operazione, ovvero l`obbligo di vendere una quarta Genco per un totale di 5500 Mw di potenza. In parole semplici, il Consiglio di Stato ha ammesso che il colosso dell`energia si trova in posizione dominante, ma non ha annullato l`operazione: ha stabilito che per portarla a termine Enel deve rispettare una serie di paletti, ancora da definire. E ha rinviato tutto nuovamente all`Autorità Antitrust. Soddisfazione è stata espressa dall`ufficio di Giuseppe Tesauro, che ha visto riconosciute le proprie ragioni, e dalle autorità di Governo. A questo punto, non resta che attendere le motivazioni della sentenza di ieri, che arriveranno entro un mese. Da queste ultime, si potrà capire per esempio se il Consiglio di Stato ha annullato i vincoli posti dall`Antitrust perchè ha giudicato eccessiva la potenza da dismettere (i 5500 Mw), o piuttosto perchè ha ritenuto inadeguati i tempi o le modalità previste per la vendita. L`unica cosa certa è che la parola tornerà all`Antitrust, esattamente come aveva chiesto Giuseppe Tesauro. Il quale potrà permettersi di prendere una decisione forte di una sentenza, quella di ieri, che sancisce definitivamente il principio in base al quale per poter concludere l`acquisto di Infostrada Enel deve risolvere la propria posizione dominante sul mercato. Gli scenari possibili sono diversi: Tesauro potrebbe confermare l`obbligo di vendere una quarta Genco, cambiando però le modalità, magari rendendole meno severe. Oppure potrebbe trovare una soluzione alternativa, che non imponga la vendita di impianti ma che limiti comunque la posizione dominante di Enel nell`energia. O ancora mettere nuovi paletti non più relativi al mercato dell`energia ma a quello delle tlc. Il tutto, dovrebbe concludersi entro l`estate: dal momento in cui saranno note le motivazioni del Consiglio di Stato, l`Antitrust avrà 45 giorni per esprimersi. Oltre all`ufficio di Tesauro, si sono rallegrati anche i consumatori del Codacons, che si erano opposti alla fusione «per il rischio di un aggravio della bolletta. Il ministro delle Autorità Produttive, Antonio Marzano: «il Tar aveva detto che non c`era posizione dominante, il Consiglio di Stato invece dice che c`è. Quest`ultima è una linea che io sostengo da tempo». Il ministro non si è pronunciato sul tetto, «riguarda solo Enel e Antitrust», e ha ricordato che entro i primi 10 giorni di luglio sarà pronto il disegno di legge per la riforma del settore energetico.

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