Emergenza topi, indaga la procura
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fonte:
- la Repubblica
inchiesta sui fondi inutilizzati per la disinfestazione e le scuole invase dai ratti
FRANCESCO SALVATORE IL PUNTO più basso si è toccato con la chiusura di due desk della biglietteria del Colosseo: un topo è stato trovato morto in un’ intercapedine ed è stata necessaria una disinfestazione per risanare l’ ambiente. Era inizio mese quando l’ accostamento con il monumento simbolo di Roma sanciva il pericolo topi nella capitale. E ieri la procura, dopo un doppio esposto presentato da due associazioni di consumatori, ha aperto altrettanti fascicoli a riprova dell’ attenzione su un problema diventato più tangibile. Al vaglio del procuratore aggiunto Roberto Cucchiari, titolare del pool dei magistrati che si occupano di sanità pubblica, i fondi non utilizzati dai municipi per le bonifiche e la presenza reiterata di topi all’ interno della scuola Ilaria Alpi di Torrevecchia: l’ istituto è stato “vittima” in passato della presenza dei roditori e più volte sono stati trovati escrementi. Le due indagini, al momento senza ipotesi di reato, sono state affidate a due sostituti procuratori: i reati ipotizzati dagli esposti presentati dal Codacons e da Assotutela sono omissione in atti d’ ufficio. In un caso al vaglio della procura ci sarà il fin troppo morigerato uso dei quasi 500mila euro messi a disposizione dei municipi dall’ Ama. La municipalizzata dei rifiuti ogni anno, grazie ad una convenzione con il Comune, suddivide il budget da destinare ad ogni minisindaco: circa 30mila euro per combattere la moltiplicazione dei topi. Ma, ed è proprio questa la questione sollevata dai denuncianti, in molti casi il denaro per intervenire nelle scuole, nei centri anziani di quartiere e nei mercati rionali non sarebbe stato usato totalmente. Un’ omissione, questa, su cui adesso si è acceso il faro della procura. Nel dossier ci sono dati e cifre: nel centro storico si sarebbero spesi 27mila dei 33mila euro provenienti dall’ Ama. L’ Appio-Tuscolano avrebbe destinato alla derattizzazione 4mila dei circa 30mila euro. Il Prenestino-Casilino avrebbe invece speso 14mila dei 47 mila euro. Bandiera nera è Ostia dove, forse per via del commissariamento, sarebbero stati investiti soltanto 300euro sugli oltre 35mila di budget. Starà ora agli inquirenti verificare se il mancato investimento abbia dei risvolti di responsabilità penale in capo agli amministratori pubblici. All’ attenzione degli inquirenti ci sarà, inoltre, il caso della scuola materna Ilaria Alpi in zona Torrevecchia, denunciato ancora dal Codacons. La struttura nel XIII municipio, già chiusa alcuni giorni nel febbraio del 2014 per la presenza di escrementi di topo, ha visto ripresentarsi il problema ancora ad inizio mese. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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