Elezione rettore, “scontro” al Tar
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fonte:
- La Sicilia
università. all’ udienza di ieri sul ricorso dei docenti maggio e toscano, ateneo per ora “escluso”
Orazio ProviniArgomento spinoso, delicato, probabilmente anche insidioso. È la vicenda legata al rinnovo della carica di Rettore (peraltro si attende ancora il decreto di nomina del Ministero all’ elezione di Francesco Priolo) dopo le dimissioni dell’ ex numero uno, Francesco Basile, coinvolto pochi mesi fa insieme ad altri docenti nell’ inchiesta della Procura “Università Bandita”.Davanti ai giudici della 4ª sezione del Tar, retto dal presidente del tribunale amministrativo, Pancrazio Savasta (relatrice Giuseppina Alessandra Sidoti) era ieri in programma la Camera di Consiglio sul ricorso di Lucio Maggio e Attilio Toscano, nella parte relativa alla sospensione di tutti gli atti impugnati e riguardanti gli atti relativi alla procedura di elezione del rettore posti in essere dal decano (dalla convocazione del senato accademico in poi). Ad affiancare i ricorrenti il Codacons Italia, in rappresentanza dei 40mila studenti dell’ ateneo e delle loro famiglie, al fianco dell’ Ente 136 fra docenti e ricercatori. Per i ricorrenti gli avvocati Dario Riccioli e Pietro Sciortino, per l’ Università l’ avvocato Vincenzo Reina, a capo dell’ Ula (l’ ufficio legale dell’ ateneo). Non sono mancati i colpi di scena e qualche momento di tensione. Primo fra tutti l’ esclusione dal procedimento di Unict sancita dal Tribunale per “difetto di legittimazione processuale” in quanto non è stata rispettata la procedura di cui all’ art. 11 comma 2 lettera f, dello statuto dell’ ateneo che prevede che la rappresentanza in giudizio viene conferita con procura firmata dal rettore sentito il parere obbligatorio del Consiglio di amministrazione. Manca in pratica il parere obbligatorio del Consiglio di amministrazione.L’ avvocato Reina ha però chiesto di potere, anche in questo caso nel rispetto di un articolo del Codice di procedura civile, il 182, di avere alcuni giorni per potere sanare “tale nullità”. Il Tar ha concesso il termine richiesto (venti giorni) specificando che nell’ ordinanza che deciderà l’ oggetto della causa (la richiesta di sospensione) si pronuncerà sulla utilizzabilità degli atti riversati nel fascicolo di udienza dalla difesa di Unict.Ovviamente, se nelle more dell’ ordinanza, Unict dovesse sanare la nullità il Tribunale potrà valutare le argomentazioni difensive prodotte. Ciò in quanto il Tribunale amministrativo è chiamato a pronunciarsi sulla sola richiesta dei ricorrenti in merito alla sospensione degli atti.Si è anche discusso del ricorso alla Commissione elettorale di Ateneo, avanzato dagli stessi ricorrenti per il caso delle sei schede scrutinate in più rispetto al numero dei votanti. Sul punto, la difesa dei ricorrenti, ha preannunciato motivi aggiunti al ricorso al Tar, anche perché la decisione di rigetto della Commissione elettorale, che ha così deciso lo scorso 11 del mese è stata adottata col contributo partecipativo e sotto la presidenza del decano, prof. Vincenzo Di Cataldo, dopo che lo stesso si è costituito nel giudizio al Tar e quindi in situazione, per i due difensori, che sarebbe conflittuale di “litispendenza”.Si resta in attesa della decisione cautelare (che verrà adottata nei prossimi giorni) ma quel che sembra è che si tratti di un contenzioso ancora lungo e non senza possibili sorprese.
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Tags: Catania, rettore, Università